Il processo ai quattro esponenti dell’Intelligence egiziana avrà inizio il prossimo 14 ottobre.
Stando alle conclusioni formulate dalla procura di Roma, il colonnello Uhsam Helmy è accusato di sequestro di persona assieme al generale Tariq Ali Sabir (già ai vertici della National security e ora trasferito a incarichi amministrativi), al colonnello Athar Kamel Mohamed Ibrahim (già capo del Servizio investigazioni giudiziarie del Cairo) e al maggiore Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, anche lui della National security. Allo stesso Sharif, è contestato il reato di omicidio.
“Finalmente abbiamo l’inizio di una verità processuale, un giudice oggi ha ritenuto consistente e convincente tutto il quadro probatorio che è stato costruito con il faticoso lavoro in questi 64 mesi dalla procura di Roma insieme con Ros e Sco e anche con il nostro lavoro e quindi iniziamo a sperare che almeno il diritto alla verità non sarà tra i diritti inviolabili che sono stati lesi su Giulio, tutti gli altri diritti sono stati violati su di lui. La strada è ancora lunga ma è un buon inizio”. Così l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, lasciando piazzale Clodio al termine dell’udienza preliminare a Roma in cui sono stati rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani.
“Quattro agenti della National Security egiziana andranno a processo per il sequestro e l’omicidio di #GiulioRegeni. Lo ha stabilito il Gup di Roma. La prima udienza è fissata per il 14 ottobre. Finalmente il primo passo verso la verità e giustizia per Giulio”. Lo scrive su Twitter Piero Fassino, presidente della commissione Esteri della Camera.