I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, stanno eseguendo 5 arresti, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio, nei confronti di altrettante persone persone indagate per i reati di associazione di tipo mafioso, concorso in associazione di tipo mafioso e tentata estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio mafioso. Gli indagati apparterrebbero alla “ndrangheta di due distinte articolazioni territoriali, operanti nell’area metropolitana e jonica”. Grazie all’operazione “Affari di famiglia”, i militari hanno scoperto l’infiltrazione delle cosche in un appalto per la realizzazione di un tratto della S.S. 106. I fermati appartengono alle cosche “Ficara-Latella” e “Iamonte”, operanti nel “mandamento di Reggio” ed in particolare nei comuni di Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo e Montebello Ionico. In particolare, dalle indagini è emerso che le cosche si sarebbero infiltrate nella realizzazione delle opere di ammodernamento e di messa in sicurezza della SS 106, nel tratto compreso tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo, più nello specifico tra i KM 6+700 e 31+600.Nell’ambito della stessa inchiesta, i Carabinieri stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo di beni ritenuti patrimonio delle cosche “Ficara-Latella” e “Iamonte” per un valore complessivo di 20 milioni di Euro circa emesso dalla DDA reggina.