Si gioca in Campania la sfida più aspra della campagna elettorale per le Regionali con Matteo Renzi e Silvio Berlusconi che scendono in campo come super-supporter dei rispettivi candidati. E se il premier spinge senza tentennamenti la candidatura di Vincenzo De Luca, ‘sindaco della Campania’, facendo leva sull’attivismo decisionista del sindaco di Salerno e mettendo da parte la polemica sugli ‘impresentabili’, il Cavaliere si gioca la carta Stefano Caldoro: “lo conosco da molti anni. E’ un galantuomo”. Tanto basta. “I campani sono intelligenti: Caldoro vincerà” assicura Berlusconi che mobilita i suoi contro una campagna che il Pd intende portare avanti ventre a terra. “I prossimi giorni saranno di impegno totale da parte del Pd perché vinca De Luca” promette infatti Renzi e De Luca lo ringrazia, “per il coraggio che solo un vero leader ha, di aver fatto fare le primarie in Campania e di aver fatto rispettare il voto. Non ci sono altri leader in grado di un compiere una scelta del genere”. Berlusconi, invece, ne approfitta per ‘sfrondare’ la competizione nel centrodestra. Attacca in un sol colpo Salvini e Fitto. Per la scelta del leader dei moderati “non servono le primarie”, sempre “manipolabilissime” e fonte, per la sinistra, dei “peggiori sindaci” d’Italia. Per il leader di Fi, invece, nell’area moderata, si conquisterà la leadership solo chi “sarà in grado di avere sufficiente carisma”. Come dimostra, dice, la sua stessa storia: “per caso De Gasperi, Craxi e, se permette, lo stesso Berlusconi sono venuti fuori dalle primarie?”.
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