Si è chiusa la campagna elettorale delle prossime elezioni regionali. In Emilia Romagna il Centrodestra compatto con Giorgia Meloni che ‘provoca’ la sinistra e il M5s: “Si è parlato di citofoni. Ma se ci votate noi lunedì citofoneremo a Conte e gli chiederemo di fare gli scatoloni. Io, Salvini e Berlusconi siamo pronti ad andare al governo, se vinciamo chiederemo le elezioni“. Gli fa eco anche il leader della Lega: “Questa è la risposta che porterò con me in tribunale se dovessi essere condannato. Dedico la piazza a Matteo Cattaneo, un ristoratore di 69 anni che doveva finire in galera per qualcuno e invece è giusto che stia a casa”. E Berlusconi aggiunge: “Le Sardine non cambiano nulla. Vinceremo perché siamo quelli di questa piazza“.
Domenica 26 gennaio 2020 i cittadini emiliani saranno chiamati a votare per le Regionali, e l’esito di queste elezioni sarà molto importante perché – di fatto – potrebbe ridisegnare l’asse politico del Paese. Se il candidato del PD, Stefano Bonaccini, non dovesse essere riconfermato, i dem si ritroveranno a fare i conti con una dura realtà. Nella regione considerata da sempre casa madre della sinistra italiana, la vittoria della Lega rappresenterebbe senza dubbio un risultato clamoroso, tanto da minare seriamente gli equilibri già precari del Governo.
Stefano Bonaccini ha voluto chiudere la sua campagna elettorale senza la presenza dei ‘big’ del Pd. Il candidato della sinistra è stato protagonista al palazzetto dello Sport di Forlì. Le indiscrezioni parlano di circa cinquemila persone presenti. Una sfida che si conferma all’ultimo voto.
Chiusura calabrese al fianco di Pippo Callipo per il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Il leader del Nazareno ha ribadito che “bisogna combattere l’odio che diffonde Salvini. A tutti coloro che non sono del Centrosinistra dico votate chi volete ma come presidente Callipo“. Il governatore del Lazio si è detto “fiducioso” per queste elezioni anche se la vittoria in Calabria non sembra scontata, anzi il contrario. I sondaggi confermano il Centrodestra avanti con Jole Santelli che potrebbe vincere con almeno il 20% di vantaggio. E in caso di doppio successo della coalizione guidata dalla Lega il Governo potrebbe rischiare grosso
Da oggi è scattato il silenzio elettorale, in attesa che si aprano le urne domenica 26 in Emilia Romagna e in Calabria. Il divieto, che ha impedito anche alle Sardine di manjfestare al Papeete, secondo Italia Viva non sarebbe stato rispettato dal leader della Lega Matteo Salvini.
Il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, infatti, ha scritto su Twitter: “Gravissima violazione silenzio elettorale da parte di Salvini: in queste ore tweet e post a ripetizione di propaganda su voto Emilia Romagna e Calabria. Ex ministro dell’Interno che non rispetta leggi è doppiamente grave. Ennesimo tentativo di falsare competizione, dopo abusi Rai.
“Ovunque in Emilia-Romagna e in Calabria mi chiedono più sicurezza, mentre i vari Conte, Renzi e Zingaretti vogliono cancellare i Decreti Sicurezza…”, questo è uno dei messaggi che il leader della Lega, Matteo Salvini, sta pubblicando su Twitter nel giorno del silenzio elettorale.
“Prima li mandiamo a casa domenica”, ha scritto Salvini in un altro tweet, “e poi andiamo a dare l’avviso di sfratto anche al governo tasse, sbarchi e manette”.
“La Ocean Viking ha recuperato 59 immigrati: il governo dei porti aperti intende farli sbarcare in Italia dopo il voto in Emilia-Romagna e Calabria? Intanto li terranno ‘sotto sequestro’ per non perdere altri voti?”, ha chiesto il leader della Lega.
Il Movimento 5 Stelle, al momento occupato a gestire la crisi interna a seguito del congedo di Luigi Di Maio, si ritroverebbe alleato con un partito che continua a perdere terreno, il che vorrebbe dire contare su una Maggioranza che – dopo le elezioni in Emilia Romagna – potrebbe non rappresentare più il Paese. Adesso è chiaro perché la Lega, che alle Regionali emiliane ha candidato Lucia Borgonzoni, ha deciso di puntare molto sul voto di domenica.
Le preoccupazioni dell’Esecutivo sono dunque fondate, e forse è anche per questo motivo che negli ultimi giorni il Governo Conte bis si sta giocando il tutto e per tutto per salvare la Maggioranza. Dall’approvazione del decreto sul taglio del cuneo fiscale, che di fatto si traduce in un aumento degli importi in busta paga per molti contribuenti (compresi quelli emiliani), altri fondi sono stati stanziati per l’Emilia Romagna. Una decisione questa che, proprio per una questione di tempi, è stata definita da molti come una classica mossa pre-elettorale, volta appunto a recuperare consensi in vista delle imminenti elezioni.
L’Esecutivo, nello specifico, ha approvato uno stanziamento di 345 milioni di euro per chi in Emilia Romagna è stato colpito dal sisma del 2016 e ancora non è potuto rientrare nella propria casa, e in più ha destinato alla Regione 28,4 milioni di euro per far fronte ai danni da maltempo che negli ultimi mesi hanno causato gravi danni al territorio.
In tutto questo c’è da chiedersi se, una volta conosciuti gli esiti degli exit poll in Emilia Romagna, una Maggioranza traballante possa essere in grado poi di mantenere l’avanzata dell’opposizione. Renzi, pur non limitandosi nell’avanzare critiche all’attuale Esecutivo, si è detto non intenzionato a far cadere il Governo.
La vittoria della Lega a queste Regionali, tuttavia, darebbe un ampio margine di manovra a Matteo Salvini, il che farebbe riaffiorare lo spettro delle elezioni anticipate. Gli italiani quindi – mentre si discute del taglio dei parlamentari nel 2020 potrebbero essere chiamati ad esprimersi alle urne prima del previsto.