Le sfide che l’Italia deve affrontare sono “drammatiche, molto forti” ma la Commissione europea non lascerà Roma in balia delle onde. La rassicurazione a Mario Monti viene da Olli Rehn, vice presidente della Commissione europea e commissario agli Affari economici, perché “l’Italia ha le carte in regola” per superarle. Rehn promuove il governo e le misure ipotizzate da Mario Monti per far uscire il Paese dalla crisi. “Siamo molto lieti e plaudiamo al fatto che ci sia una rinnovata presenza dell’Italia sulla scena europea, con un ruolo attivo in Europa” ha sottolineato Olli Rehn, ricordando che “l’Italia ha bisogno dell’Europa ma anche l’Europa ha bisogno di un forte ruolo dell’Italia”. “Consolidamento fiscale, misure per la crescita ed equità sociale, sono tre obiettivi tutti molto importanti”. Il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così i pilastri del governo Monti. Gli impegni presentati dall’Italia in Europa rappresentano “primi passi positivi, poi ce ne saranno altri”. Dell’azione del governo italiano Rehn ha apprezzato “il forte mandato per portare avanti le riforme e la condivisione dell’urgenza”. Il vice presidente della Commissione non crede ad un crollo dell’euro ma di tutt’altro avviso sono le maggiori banche al mondo, come scrive il New York Times, che si stanno invece preparando proprio alla disintegrazione dell’area euro. Secondo il NYT molti istituti di credito (Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura) hanno pubblicato decine di rapporti in settimana nei quali esaminano la possibilità di una disintegrazione dell’area euro. Nel Regno Unito, Royal Bank of Scotland sta varando piani di emergenza nel caso in cui l’impensabile diventi realtà. Negli Stati Uniti le autorità di regolamentazione spingono le banche, fra le quali Citigroup, a ridurre la loro esposizione verso l’area euro. “Le banche in Francia e in Italia non stanno mettendo a punto piani di emergenza perché hanno concluso che una disintegrazione dell’area euro è impossibile” evidenzia il New York Times. TUI, il gigante del turismo tedesco, ha recentemente spedito una lettera alle catene alberghiere della Grecia chiedendo che i contratti vengano rinegoziati in dracme per tutelarli da eventuali perdite se la Grecia uscisse dall’euro. Secondo un sondaggio di Barclays Capital su 1.000 clienti, la metà ritiene che almeno un paese lascerà l’area euro, il 35% ritiene che sarà solo la Grecia e uno su 20 ritiene che tutti i paesi della periferia dell’Europa usciranno il prossimo anno.
Financial Times: manovra Monti è nebulosa. La manovra economica del neo premier italiano Mario Monti è “avvolta nella nebbia”. E’ quanto scrive oggi il Financial Times aggiungendo che, dopo il “battesimo di fuoco nei suoi primi 10 giorni da nuovo premier”, “mentre tutti aspettano di sapere dove cadrà la scure di bilancio”, “non c’è ancora chiarezza sulle misure di emergenza pianificate” dal premier italiano Mario Monti.
“Gli italiani che hanno riposto fiducia in lui stanno diventando un pò nervosi” scrive ancora Ft aggiungendo che “in cima all’agenda di un atteso Cdm c’è stata la discussione di accordi bilaterali con le Mauritius, San Martino e le Isole Cook e una legge per fermare dannosi sistemi antivegetativi sulle barche i cui effetti prevedono la crescita di organi genitali maschili sulle conchiglie di mare”.