L’ex premier approfitta della sua Enews e dopo la richiesta di archiviazione per il papà Tiziano Renzi e la sua decisione di vendere l’azienda di famiglia per scagliarsi contro l’ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista.
“Le cose cambiano: mio padre non è più indagato, il padre di Di Battista invece rimane un fascista”. Questa la sciabolata dell’ex leader dei dem. L’inchiesta è quella della Consip dove il Movimento 5 Stelle sparò palle incatenate contro il papà dell’ex premier per ‘giocarsi’ politicamente la notizia e usarla per colpire politicamente il partito democratico.
“Dopo la richiesta di archiviazione mio padre ha comprato una pagina a pagamento per annunciare che lascia tutto. Sono molto colpito da questo gesto di mio padre, considerando tutto ciò che gli è stato rovesciato addosso specie dalle altre forze politiche. Ricordo le tonnellate di fango dei Cinque Stelle, a cominciare da quando il padre di Di Battista si dichiarò ‘fascista’ e suo figlio disse: ‘Sono orgoglioso di mio padre, non è come il padre di Renzi, non è indagato'”.
Renzi conclude: “Mio padre non è più indagato, il padre di Di Battista invece rimane un fascista”.
Nel caso Consip, invece, la richiesta di archiviazione per Tiziano Renzi dall’accusa di traffico di influenze è stata resa nota dalla procura di Roma lo scorso 29 ottobre. I pm hanno scritto che Renzi senior non ha detto la verità nel corso dell’interrogatorio ma che non ci sono elementi per sostenere un suo coinvolgimento nel reato.