Il premier Matteo Renzi è arrivato, con un giorno di ritardo a causa della trattativa Ue sulla Grecia, ad Addis Abeba, per una missione di due giorni per il rilancio della cooperazione internazionale italiana. Stamani, dopo aver incontrato le più alte cariche istituzionali dell’Etiopia, Renzi è intervenuto alla terza conferenza Onu sul finanziamento per lo sviluppo e nel primo pomeriggio visiterà la diga per la cui costruzione ha vinto l’appalto l’italiana Salini-Impregilo, la più grande dell’Africa. Prima di intervenire all’Onu, Renzi ha incontrato il primo ministro etiope Hailemariam Desalegn, il presidente della Repubblica etiope Mulatu Teshome e la presidente della commissione dell’Unione Africana Nkosazana Dlamini-Zuma. “La vera sfida non è solo salvare vite umane ma creare lavoro qui, dare nuove prospettive di lavoro qui. La gente scappa da una condizione di povertà e persecuzione e noi dobbiamo fare di più, dobbiamo investire nella cooperazione”, ha detto Renzi intervenendo alla Conferenza. Ban Ki Moon mi ha invitato qui quando eravamo su una nave italiana che salva migliaia di vite perché come Italia crediamo nella vita umana. La missione per l’Europa è creare posti di lavoro per lottare contro la povertà e dare speranza alle nuove generazioni. L’Europa non sia solo un luogo di numeri, parametri e regole ma deve essere un luogo innovativo. L’Europa deve crescere, ha aggiunto, e la vera scommessa per noi è riuscire a investire in una strategia europea diversa. “Dobbiamo lavorare con ancora maggior decisione sulle riforme ma anche essere capaci di essere forti ed autorevoli in tutte le sfide internazionali”, ha spiegato durante l’incontro con imprenditori e investitori ad Addis Abeba. A margine della conferenza il presidente del Consiglio ha incontrato
diverse personalità della politica africana e internazionale, tra cui il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Jack Lew.
Cocis