Renzi affoga il governo Cinque Stelle-Pd

Matteo Renzi ospite a ‘Che tempo che fa’. Il titolo di domani dovrebbe essere quello di tutti i giorni, ha detto l’ex segretario del Pd: siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Non possiamo far passare il messaggio che il 4 marzo sia stato uno scherzo. Il Pd ha perso: tocca a Salvini e Di Maio a governare. Non possiamo rientrare dalla finestra come un gioco di palazzo o con decisioni dei ‘caminetti romani’.

Incontrarsi con Di Maio sì, votare la fiducia a un governo Di Maio no. Anche per rispetto per chi ci guarda da casa, la gente sennò poi non crede più alla democrazia.

Incontrarsi è un bene, sempre, ha spiegato Renzi:  ‘Si parlano le Coree, si possono parlare Cinque stelle e Pd, Cinque stelle e Lega. Penso che incontrarsi con Di Maio sia un fatto normale, naturale, come con altri leader. Secondo me andrebbe fatto in streaming l’incontro. Così vediamo se hanno cambiato idea su vaccini tav reddito di cittadinanza. Però le elezioni le hanno vinte loro. Su 52 senatori Pd, almeno 48 devono votare a favore. Io di disponibili alla fiducia a Di Maio non ne conosco uno. O fanno il governo i populisti. Di Maio e Salvini che hanno vinto o facciano loro una proposta di riforma costituzionale. Dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato: su questo si poteva fare un governo insieme. Da quel momento l’Italia non è più in grado di avere un sistema efficace ed efficiente. Non era un referendum sui poteri di Renzi ma sul futuro dell’Italia. E’ un contrappasso dantesco. Salvini e Di Maio avrebbero avuto interesse a farsi un ballottaggio. O M5s e Lega fanno il governo o scriviamo le regole insieme: legge elettorale e una riforma costituzionale per fare iniziare davvero la terza Repubblica perché con due Camere il ballottaggio non è possibile. M5s e Lega scrivetele voi le regole: noi da subito vi diciamo che a meno che non propongano la dittatura, siamo pronti a sederci e dire che va bene. Un anno, due anni, un anno e mezzo. Con quale governo? Deciderà il presidente della Repubblica quale la forma migliore. Se si torna a votare non so se prendono più voti di prima. Se si dovesse tornare a votare sarebbe un gigantesco schiaffo ai cittadini perché quelli che hanno detto ‘abbiamo vinto’ non sono stati in grado di non fare niente. Perché c’è uno che ha detto ‘o faccio il premier io o niente’…’.

Luigi Di Maio risponde in modo fortemente irato alla considerazioni di Renzi: ‘Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato. Noi ce l’abbiamo messa tutta per fare un Governo nell’interesse degli italiani. Il pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno’.

Considerando la frase finale del grillino è giocoforza constatare che è ‘fortemente privo’ dell’aplomb necessario,  e doveroso, per un ‘presunto’ premier…

Renzi è stato chiaro: ‘Chi ha vinto lasci perdere questo teatrino che ci stanno propinando da 55 giorni e faccia una proposta di riforme per sbloccare il paese a cui tutte le forze politiche potranno dare il necessario contributo. Un governo di tutti per cambiare la legge elettorale e fare quelle riforme costituzionali indispensabili per sbloccare il Paese.

Va così in frantumi, dopo otto giorni, la mission impossible del governo Pd-5 Stelle che il Quirinale ha tentato affidando il mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico che, forse mettendo un po’ troppo il carro davanti ai buoi, giovedì aveva annunciato radioso ‘l’esito positivo’ della sua esplorazione.  Non tutto è perduto però per la XVIII legislatura. Il presidente Mattarella ha ancora qualche carta da giocare, a cominciare dai  pre incarichi ai due vincitori del 4 marzo.

 Renzi ha ufficializzato un’altra soluzione: allestire un tavolo di confronto per le riforme, dare vita ad una legislatura costituente con il contributo di tutti i partiti responsabilmente chiamati a fare ciascuno il proprio dovere ‘in un paese che è rimasto bloccato dal 4 dicembre 2016 quando gli italiani hanno bocciato il referendum’. Se quelle del governo Renzi sono state bocciate perché ritenute non valide, le riforme sono però necessarie. Fate voi una proposta,  ha suggerito a Salvini e Di Maio,  e per quello che mi riguarda il Pd  darà massima collaborazione. Due anni, tre, per fare quello che serve al Paese.

La chiusura di Renzi  ai 5 Stelle non è  una ripicca per tutto quello che hanno detto  contro il Pd,  ma è chiusura  nella sostanza, nel merito,  sui temi:  ‘Il reddito di cittadinanza  per me non sta né in cielo né in terra, il Pd vuole dare lavoro e non un sussidio. La riforma del job’s act la facciano Di Maio e Salvini, per me il job’s act significa un milione di posti di lavoro. Ripristinare l’articolo 18?.  Piuttosto ci spieghi il presidente Fico perché non paga i contributi alla baby sitter. Questa è una cosa molto grave’. Il problema, ha detto Renzi, è che un governo con il Pd rischia di diventare l’alibi per i 5 Stelle per giustificare i loro fallimenti. Invece dovranno essere loro a spiegare agli elettori perché non possono realizzare quello che hanno promesso.  Perché sarebbe il colmo, per me che ho iniziato a fare politica contro il partito-azienda di Berlusconi , ritrovarmi a fare da badante e il socio di minoranza al partito- azienda della Casaleggio.   Anzi, ha esortato l’ex segretario rivolgendosi ai parlamentari grillini , ‘stracciate quel contratto che avete firmato e che è anticostituzionale…

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