Il premier Matteo Renzi, nel corso di un colloquio al Quirinale durato circa un’ora, ha riferito al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sui colloqui avuti a Londra con il primo ministro David Cameron. Sono stati poi esaminati, informano fonti del Quirinale, l’iter del progetto di riforma costituzionale e il Def. Non rallenta, nonostante le difficoltà dell’accordo con FI sull’Italicum e una riforma del Senato che ha creato qualche malumore anche nel Pd il treno delle riforme . Il presidente del Consiglio lo ribadisce in tv, a ‘Otto e mezzo’, al termine di una giornata fitta di incontri, tutti piuttosto delicati: da quello con i plenipotenziari di Silvio Berlusconi, Denis Verdini e Gianni Letta, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, passando per un pranzo con l’ad dell’Eni, Paolo Scaroni. Incontri che hanno avuto sul tavolo alcuni i temi più caldi del momento: dalle riforme al Def, che sarà presentato martedì, fino alla partita delle nomine, facendo anche riferimento alla questione Eni. Tutti argomenti sui quali Renzi ha ribadito di non voler arretrare di un millimetro. Riforme che devono andare avanti, altrimenti vanno tutti a casa, è il warning che Renzi lancia soprattutto ai suoi oppositori interni, a cominciare dai 22 senatori Pd che hanno presentato un ddl parallelo sulla riforma del Senato: “non non ha alcuna chance di passare, non hanno i voti”, taglia corto il premier. Con chi, come il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta, oggi ha gridato al golpe al momento dell’approvazione definitiva del ddl Delrio, Renzi è ancora più duro. “Con tutti i problemi che ha l’Italia posso preoccuparmi di cosa dice Brunetta?”, è la domanda che pone, provocatoriamente, presentando il ddl sulle province come segno di un esecutivo che non vuole “perdere la faccia”. Perché, tiene a sottolineare Renzi, la differenza rispetto al passato non sta nel programma ma nel cronoprogramma, nel fatto che il governo accompagni ai suoi annunci date certe. E Renzi annuncia altri appuntamenti chiave per il governo, a cominciare da martedì 8 aprile, quando sarà presentato il Def. Mentre il 15-16 aprile “ci sarà il Cdm per sbloccare i denari che servono per il taglio dell’Irpef”, spiega ancora precisando che saranno materialmente indicate le coperture per gli 80 euro in busta paga previsti per i redditi più bassi in maggio.
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