“La magistratura pretende di decidere cosa è un partito e cosa no. E se al Pm affidiamo non già la titolarità dell’azione penale ma dell’azione politica, questa Aula fa un passo indietro per pavidità e lascia alla magistratura la scelta di cosa è politica e cosa non lo è”. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo del dibattito sul finanziamento alla politica in Senato parla di “invasione di campo” delle toghe.
Utilizza la vicenda legata alla Fondazione Open per denunciare che c’è stata “una violazione sistematica del segreto d’ufficio sulle vicende personali del sottoscritto”. E accusa. “Non è uno stato di diritto questo, siamo alla barbarie”. Parole dure, durissime che hanno il solo scopo di colpire l’attività della magistratura. “Avere rispetto per la magistratura – prosegue il leader di Italia Viva – è riconoscere che magistrati hanno perso la vita per il loro impegno. A loro va il massimo rispetto. Ci inchiniamo davanti a queste storie”. E poi l’altro affondo durissimo. “Ma a chi oggi volesse immaginare che questo inchino diventi una debolezza del potere legislativo si abbia la forza di dire: contestateci per le nostre idee o per il jobs act ma chi volesse contestarci per via giudiziaria sappia che dalla nostra parte abbiamo il coraggio di dire che diritto e giustizia sono diversi dal giustizialismo”.
“Io rivendico il fatto che sia stato abolito il finanziamento pubblico, ma se si sanziona il privato che offre dei contributi il cittadino non darà mai più un centesimo”, riferendosi sempre all’inchiesta sulla Fondazione Open. Il leader di Italia Viva poi aggiunge. “E’ un ipocrita chi dice che non servono i soldi alla politica; servono quelli leciti e puliti”.
E poi “cita” Aldo Moro e Bettino Craxi nel suo intervento sul finanziamento ai partiti al Senato. “Non ci lasceremo processare nelle piazze”, citando il discorso dell’allora presidente Aldo Moro del 1977 sul caso Lockheed. E del leader socialista ricorda il discorso sugli illeciti nel finanziamento ai partiti. “In quel discorso Craxi disse, ho imparato ad avere orrore del vuoto politico. Di questo discutiamo, non di finanziamento illecito ma di debolezza della politica”, dice Matteo Renzi.