Lo scontro economico tra Italia e Germania è diventato particolarmente intenso ed il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, attacca duramente Renzi affermando: “Non può dirci cosa bisogna fare e sul rigore non si transige”. Con altrettanta durezza il premier risponde: “Il compito della Bundesbank è assicurare il proprio obiettivo statutario, non partecipare al dibattito politico italiano. Rispetto il lavoro della Buba, quando ha il desiderio di parlare con noi è la benvenuta partendo dall’assunto che l’Europa è dei cittadini, non dei banchieri né tedeschi né italiani”. A latere interviene sull’argomento il presidente Napolitano: “I nostri conti sono ok”. Il nostro obiettivo, il grande obiettivo del semestre è restituire speranza, passione e entusiasmo ai cittadini Ue, che sono i nostri stakeholder, il motivo per cui lavoriamo, ha spiegato Renzi a Villa Madama. L’Italia deve essere più semplice, se è più semplice diventa più forte. Penso che dobbiamo rispettare le regole. Anche sulla discussione del nome, il consiglio ha fatto una scelta a maggioranza, un fatto significativo, indicando Jean-Claude Juncker quale proposta al parlamento. Toccherà ora a lui individuare le figure della commissione e valuteremo sulla base delle sue scelte. L’Europa ha bisogno della passione del presidente del Consiglio Matteo Renzi che potrà sempre contare sull’appoggio della Commissione Europea. E’ quanto ha affermato il presidente uscente della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso. La flessibilità c’e’ già, con la revisione del patto di stabilità e crescita abbiamo riposto maggiori margini con riferimento al ciclo economico. C’e’ già una riforma ma nel pieno rispetto del patto perchè è sancito dai trattati. Le regole devono essere spettate,’pacta sunt servanda’”, ha spiegato il presidente uscente della commissione Ue dopo l’incontro con Renzi. Ho una confessione da fare. Quando incontrai per la prima volta Renzi, era credo il 2010 e lui era sindaco di Firenze, gli dissi: ‘lei diventerà primo ministro in Italia”.