Un nuovo rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, con la riforma incardinata attraverso un disegno di legge, e un rinnovato terzo settore. Ecco i punti fondamentali del consiglio dei Ministri . Alla fine del percorso di riforme, alla fine dei 1000 giorni, il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione sarà rovesciato, ha detto il premier Matteo Renzi illustrando in conferenza stampa le decisioni prese. Stiamo facendo la rivoluzione del buon senso, dimezzando la politica, semplificando e invertendo rapporto tra cittadini e la pubblica amministrazione. E’ una rivoluzione copernicana che va dai dirigenti licenziabili alla digitalizzazione, ovvero ai certificati on line. Sarà soppresso il Pra e ci sarà una carta unica per le autovetture. Nuovo servizio civile per 100 mila giovani ed è previsto il cambiamento del terzo settore. Il disegno di legge delega è stato inviato alle Camere. Stiamo dando un grande segnale di cambiamento al Paese, ed il punto vero non è solo la semplificazione delle regole del gioco ma è il poter affermare che l’Italia può cambiare. Con le riforme avviate dal governo sarà più facile per le imprese investire sul futuro, credere nei progetti e non nelle sabbie mobili della burocrazia. Anche i cittadini matureranno la convinzione che il Paese non è irriformabile. Il testo era già stato esaminato un mese fa ma era rimasto fermo per il punto sul riassetto della dirigenza. Nel provvedimento è stato inserito un capitolo dedicato all’accelerazione ed alla semplificazione dei servizi per cittadini ed imprese, riducendo la necessità dell’accesso fisico alle sedi degli uffici pubblici. In un arco di tempo, che Renzi ha quantificato in mille giorni, informazioni e documenti dovranno essere on line, oppure recapitati a domicilio. La trasmissione dei dati avverrà in forma telematica. Il dialogo con l’amministrazione si svolgerà per via digitale grazie all’uso di software aperti all’interoperabilità dei sistemi informativi. Per ogni amministrazione sarà stabilito un numero massimo di dirigenti in rapporto a quello dei dipendenti e verrà introdotta una distinzione tra le figure con profili più manageriale, per gestire le risorse umane e finanziarie. Gli incarichi dirigenziali verranno conferiti tramite procedura con avviso pubblico e verrà fissata la loro durata. Renzi ha affrontato in conferenza stampa anche il tema della crescita: “Naturalmente guardo con la consueta preoccupazione e attenzione ai dati economici negativi, ma siamo assolutamente certi del fatto che se l’Italia fa le cose che deve fare è nelle condizioni di essere il locomotore che porta l’Europa fuori dalla stagnazione. La mia scommessa è su un’Italia in grado di guidare l’Europa”.
Cocis