Renzi e le sue maggioranze

“Vi ringrazio per il decisivo sostegno che state dando sulle riforme”

Lo ha detto Renzi rivolgendosi al Ministro degli Interni, Angelino Alfano. Il Premier può avere tante maggioranze in Parlamento, ma una sola può essere la maggioranza che sostiene il suo governo. Le altre sono occasionali e/o aggiuntive, non sostitutive, ed è un limite su cui il leader del Pd vigila perché non venga oltrepassato, altrimenti sarebbe la fine del suo esecutivo. Ma è pur vero che Renzi con queste maggioranze occasionali ha blindato quella più importante, depotenziando le fibrillazioni interne al Pd e dei suoi alleati, evitando così eventuali sbocchi politici  verso manovre di rottura.Per questo appare soddisfatto ed ottimista sull’esito dello scontro in atto al Senato, e si spreca in complimenti rivolti al Ministro delle riforme, Boschi, che simpaticamente chiama ‘la nostra Maria Elena’.Non sembra ,invece, affatto sedata la polemica a distanza con Grasso, in attesa della decisione del Presidente del Senato sull’ammissibilità degli emendamenti all’art. 2 delle riforme. Quindi questa è l’unica incognita nell’iter parlamentare delle riforme, e di questo sono più che convinti i dirigenti del Pd  che ritengono che al Senato i numeri della maggioranza sono ”abbondanti”. Ma il Premier continuerà a vigilare quel limite che separa le maggioranze occasionali dalla sua di governo, e sembra pronto a rinforzare l’area di centro della coalizione, che è essenziale per la sua permanenza alla guida dell’esecutivo. E dopo si potrebbe pensare anche ad una modifica della legge elettorale, con l’assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista. Del resto, che Renzi abbia in animo di rimettere mano alla legge elettorale, è apparso chiaro dalla sua intervista rilasciata alla trasmissione ‘Otto e Mezzo, condotta dalla Gruber. Alla domanda se Alfano sarebbe entrato nelle liste del Pd, ha risposto:” No. Alle elezioni ognuno si presenterà con il proprio partito”. Ben presto si vedrà se questo messaggio criptico porterà al colpo di scena finale sull’Italicum nel finale della legislatura. Certamente il Premier e segretario del Pd appare molto più tranquillo e sicuro sull’esito del voto al Senato, tant’è che si sta dedicando a preparare una sorpresa, così l’ha definita, per il giorno finale dell’Expo: il 31 Ottobre vuole organizzare a Milano una convention con le ‘eccellenze italiane’. Figuriamoci se Renzi si lasciava sfuggire il successo di pubblico dell’Esposizione Universale, contro tutti quei gufi che all’inizio dicevano:” Chi volete che ci vada”

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