Lanciando sui social una anticipazione audio del suo nuovo libro “Controcorrente”, non si fa sfuggire l’occasione di polemizzare con Letta e quel che resta del movimento grillino. “
“Il libro esce martedì 13 – dice nello spost – e racconta perché fare politica significa studiare i dossier, non seguire gli influencer“. Nella storia della sinistra – prosegue il leader di Italia viva – l’unità si costruisce spesso contro qualcuno, non per qualcosa. Quando non sei in grado di confrontarti su contenuti e argomenti, su idee e contributi, sulle opinioni, c’è un modo semplice e semplice per attaccarmi, dirmi che sono uguale a Salvini. Esattamente come quando mi dicevano sei uguale a Berlusconi. È più comodo etichettarti che ascoltarti. Io rivendico profonda alterità rispetto alle idee e alla storia di Salvini ma reclamo per onestà intellettuale il bisogno di dire la verità su chi mi accusa di filo leghismo. Chi sono i due gruppi politici che mi etichettano amico di Salvini? Il gruppo dirigente del M5s, gente che a Salvini ha strizzato l’occhio e ci ha addirittura fatto un governo di coalizione. E il gruppo dirigente del nuovo Pd, i leader del post renzismo. Quelli che si riempiono la bocca di attacchi quotidiani a Salvini, poi messi alla prova mostrano il loro volto”.
Il leader di Italia Viva va giù pesante anche contro gli sprechi della gestione dell’emergenza covid. Un attacco postumo al governo Conte. Con il quale Renzi ha governato fino alle clamorose dimissioni per azzoppare l’esecutivo e disarcionare l’avvocato del premier. “C’è chi preferisce come veniva gestita l’emergenza in passato, penso ci siano troppe cose poco chiare sul passato”, dice ripetendo le storiche accuse. “Sui banchi a rotelle, sulle mascherine, sui ventilatori cinesi che non funzionavano. Mentre 126.000 italiani che morivano di Covid c’erano centinaia di milioni di euro che venivano intascati in stranissime commissioni. Su questa vicenda – insiste – occorre andare fino in fondo. E io al Senato continuerò a fare la mia battaglia affinché si faccia chiarezza.