Italian former Prime Minister and and former Democratic Party (PD) Secretary, Matteo Renzi, attends the Raiuno Italian program 'Porta a porta' conducted by Italian journalist Bruno Vespa in Rome, Italy, 17 September 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Renzi in conferenza stampa: «Annuncio le dimissioni delle ministre»

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte era salito al Quirinale per riferire sulle decisioni del Consiglio dei ministri di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. Il presidente Mattarella ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia.

”Una crisi? Spero di no”. Lo afferma Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda dei giornalisti al suo rientro a Palazzo Chigi dopo essere stato al Quirinale da Mattarella. “Oggi ho chiesto un colloquio con lui per aggiornarlo del fatto positivo dell’approvazione del Recovery. La bozza ci consente di andare avanti in questo progetto”.

 E a proposito della possibilità di una crisi per un eventuale strappo di Renzi, il premier osserva: “Ho sempre detto che governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza. Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un momento in cui ci sono tante sfide”.

Le dimissioni delle ministre di Iv? “Spero non si arrivi a questo, sto lavorando ad un patto di legislatura e serve uno spirito costruttivo. Confido che ci si possa trovare intorno a un tavolo. Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione. Le persone ci chiedono di continuare.  Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadini viene prima di tutto”.  Io ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l’azione del governo. Responsabili” pronti ad intervenire in soccorso della maggioranza nel caso in cui Italia Viva esca dal governo. Italia viva sa che ogni volta che ha posto dei problemi in modo costruttivo, che c’è una discussione vera intorno a un tavolo con la volontà di trovare una soluzione, troveranno in me sempre il massimo dell’attenzioneQuesta sera dobbiamo prorogare lo stato d’emergenza e anche adottare un decreto legge per rendere il Paese ancora più resistente e resiliente. La velocità del contagio sta aumentando in altri Paese e abbiamo segnali che sta aumentando anche da noi. Le varianti sono molto insidiose’.

”Annunciamo le dimissioni di Teresa Bellanova, di Elena Bonetti e di Ivan Scalfarotto, come da lettera che abbiamo inviato al presidente del Consiglio. Credo siano momenti molto difficili, ci vogliono coraggio, libertà interiore, senso di responsabilità”. Così il leader di Iv, Matteo Renzi chiarendo come «la crisi di governo sia aperta da mesi, e non sia stata aperta da Iv».

«È molto più difficile lasciare una poltrone che aggrapparsi allo status quo. Noi viviamo una grande crisi politica, stiamo discutendo dei pericoli legati alla pandemia. Davanti a questa crisi il senso di responsabilità è quello d risolvere i problemi, non nasconderli», ha aggiunto.

«Noi non giochiamo con le istituzioni, la democrazia non è un reality show dove si fanno le veline». Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa. «Nell’affermare la fiducia incrollabile nel Presidente della Repubblica, noi pensiamo che si debba affrontare i tre punti cardine che le ministre e il sottosegretario hanno scritto al presidente del Consiglio», ha chiarito. «Nell’affermare fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica e nel ruolo istituzionale che ricopre, pensiamo che si debbano affrontare tre punti cardine».

Dopo la conferenza stampa di Renzi si terrà anche un vertice del centrodestra per fare un punto sulla situazione della crisi di governo, ma soprattutto per evitare che ci sia qualcuno interessato a dare sostegno alla maggioranza. Un incontro per compattare la coalizione nell’Aula del Senato. Parteciperanno Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, ci sarà anche il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, e poi Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Lorenzo Cesa per Udc.

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