Vogliamo la pace con i nostri vicini palestinesi ma deve essere, caro Matteo, una vera Pace, e deve essere un accordo saldo e di sicurezza che impedisca che i Territori vengano presi dall’Islam oltranzista, ha detto Benyamin Netanyahu alla Knesset: “Tutti apprezziamo la leadership che hai portato in Italia e apprezziamo le riforme che hai fatto. Ci piace il calcio italiano, la cucina italiana e la Fiorentina”, mentre dall’aula del parlamento israeliano si sono alzati rumors e Netanyahu si è subito corretto: “Ci piacciono molte squadre italiane”. Una standing ovation ha accolto, poi, la conclusione del discorso del nostro premier a Gerusalemme. I Parlamentari e i leader politici, incluso il premer Benjamin Netanyahu, hanno tributato a Renzi quasi un minuto di applausi.: “Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro. Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere. Ma l’Italia sarà sempre in prima linea nel forum europeo e internazionale contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido. La pace sarà possibile solo con due stati e due popoli, e solo se sarà garantita piena sicurezza di tutti con il diritto dello stato palestinese all’autodeterminazione e quello dello stato ebraico alla propria sicurezza. Israele non è una gentile concessione dopo la Shoah e non solo avete il diritto di esistere, ma anche il dovere di esistere e di resistere. L’esistenza di Israele non è una concessione della comunità internazionale, non è una gentile concessione dopo la Shoah ma la precede e lo stato di Israele esiste nonostante l’olocausto e continuerà ad esistere nonostante i tentativi di opposizione. Voi non avete solo il diritto di esistere ma anche il dovere di esistere e di resistere e di tramandare ai vostri figli, come ai miei tre figli, perché siete un punto di riferimento anche se a volte possiamo avere dei dissensi”. La ringrazio veramente, dice poi il premier all’interno della Knesset dove ha salutato Asher Dishon, il reduce della ‘Brigata ebraica’, che nel 1944 combatté in Italia contro il nazifascismo. Dishon ha donato a Renzi il distintivo della ‘Brigata ebraica’ e ha riferito che Renzi gli ha detto:”Senza gente come voi l’Italia non ci sarebbe stata”. Mi piacerebbe molto tornare in Italia, gli ha detto Dishon. La inviteremo molto volentieri e sicuramente, la risposta del premier, insieme all’ambasciatore italiano Francesco Maria Talò. Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha ribadito al presidente del consiglio la preoccupazione di Israele per l’accordo raggiunto a Vienna sul nucleare iraniano. “Siamo molto preoccupati e stiamo facendo di tutto” per convincere gli altri che l’Iran rappresenta ancora una minaccia, ha spiegato Rivlin nell’incontro con il premier a Gerusalemme. “L’accordo con l’Iran rappresenta una grande minaccia per Israele, l’Europa e tutto il mondo e metterà Teheran in condizione di avere a disposizione decine di armi atomiche entro 10 anni. E’ un cattivo accordo ed è un errore storico. Ho detto oggi al ministro della difesa Usa, Asthon Carter, che l’accordo con l’Iran produce minacce gravi ad Israele, al Medio Oriente, all’Europa e al mondo intero”, ha spiegato Netanyahu in conferenza stampa congiunta con Matteo Renzi. Ed è tornato ad ammonire: “In 10 anni l’Iran sarà in grado di dotarsi di un’arsenale nucleare. In questo lasso di tempo l’intesa permette al regime di Teheran di costruire quante centrifughe vuole, per arricchire in modo illimitata le scorte di uranio. L’Iran potrà allora balzare verso decine di ordigni nucleari in un ‘tempo zero’, e nell’immediato l’accordo garantirà all’Iran centinaia di migliaia di dollari che saranno diretti verso la sua aggressività nella regione e al terrorismo che dissemina in tutto il mondo. Questo significa altri fondi per i Guardiani della Rivoluzione, per le Forze Quds, per gli Hetzbollah, per Hamas, per la Jihad islamica, per il terrorismo che l’Iran appoggia in Libia, per le milizie sciite in Iraq e gli Huti in Yemen”. Italia e Israele condividono un rapporto speciale, abbiamo radici forti. La nostra amicizia è forte e possiamo renderla ancora più forte e c’è una cooperazione di successo. Benyamin Netanyahu ha ricordato a Renzi anche la forte opposizione italiana all’antisemitismo. “Italia e Israele hanno relazioni speciali” ha sottolineato Netanyahu, ricordando le connessioni che risalgono a duemila anni fa e tutti sanno che le fondamenta della civilizzazione dipendono dalle nostre due antiche capitali: “Una amicizia che spero diventi sempre più solida in molti campi, dalla difesa all’economia, dalla ciber-security al commercio e le nostre relazioni possono crescere ancora di livello. L’Italia è nostro partner e nostro amico”. Chutzpah è il termine che più si adatta a Israele ed è l’energia che ho visto stamattina alla Tel Aviv University, afferma Renzi, nella conferenza congiunta a Gerusalemme per sottolineare il ‘dinamismo’ della società israeliana. Parole cui il premo ministro israeliano ha subito risposto con una battuta: “Chutzpah è come dire ravioli in italiano piccanti”. Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell’impegno quotidiano, giorno dopo giorno, ha detto il premier al Museo dell’olocausto, Yad Vashem, avvicinandosi alla fiamma che ricorda i 6 milioni di vittime. “La Shoah è parte integrante della nostra identità di italiani ed europei. Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell’impegno, giorno dopo giorno, contro l’antisemitismo, vera minaccia per la pace. Mai più! Mai più! Mai più!. E’ il messaggio scritto dal premier nel libro dello Yad Vashem a Gerusalemme. Il premier dopo l’intervento alla Knesset si è spostato nei territori dove, ora, a Betlemme, sta incontrando il presidente dell’Anp, Abu Mazen. Al colloquio, che si svolge nel palazzo del presidente della città della natività, partecipa anche il primo ministro palestinese Rami Hamdallah.
Cocis