In un’intervista ai microfoni di Tgcom24 Matteo Renzi ha annunciato un suo intervento al Senato giovedì 30 aprile 2020 per “dire al premier quello che non va in Aula”. Il leader di Italia Viva ha ribadito di non condividere le posizioni prese dalla maggioranza: “Non abbiamo l’emergenza di un mese e mezzo fa, allora riapriamo sennò moriamo di fame invece che di coronavirus. Non mi piace fare polemiche ma anche io sono perplesso. E’ un mese che chiedo di riaprire. C’è qualcosa che non va. Le misure prese dal premier non sono mai state discusse in un Consiglio dei ministri. Le norme sono incomprensibili.
Renzi dice il vero visto che un dpcm(decreto del presidente del consiglio dei ministri) non passa per il consiglio dei ministri e non viene letto o approvato dal Capo dello Stato.
”L’ex premier è ritornato sul dpcm: “Le norme sono incomprensibili. Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Non è che io lo posso cambiare come senatore ma dirò la mia in Senato. Non è immaginabile continuare a tenere il Paese agli arresti domiciliari“. Al presidente del Consiglio Renzi ha rimproverato anche il silenzio “sui test sierologici e sull’app di tracciamento“.
Renzi si è detto contrario anche sulla chiusura delle scuole: “Io l’ho detto un mese fa, mi prenderanno per pazzo ma almeno i ragazzi che devono fare gli esami li avrei rimandati in classe da maggio. Ma visto che si è deciso di non riaprire le aule, almeno utilizziamo questi mesi per fare lavori nelle strutture“. E sulla didattica a distanza aggiunge: “Io ho due figli, viviamo in una bella casa, abbiamo il wi-fi, il computer. Ma come fanno tutti quelli che non hanno internet, il pc e l’Ipad? Con questa decisione si ampliano le disuguaglianze e soprattutto non si mettono nemmeno a norma le scuole“.