E’ stato l’artefice della nascita del Conte II. Ha ministri nell’esecutivo gialloverde, mette veti su tanti dossier in discussione ma non perde occasione per rimarcare la sua distanza da Pd e M5S. Vuole smarcarsi da questo fidanzamento ‘obbligato’ e nato solo per frenare, prima, e sgonfiare, poi, lo strapotere elettorale di Matteo Salvini. E lo fa solo per fini elettorali. Tanto che ora parla apertamente di elezioni anticipate e fine prematura della legislatura. Addio 2023 e possibilità di eleggere un nuovo Presidente della Repubblica per il centro sinistra. Potrebbe spettare, se continuano così le cose, ad un parlamento di cento destra eleggere il sostituto di Sergio Mattarella anche senza trovare voti tra le file delle opposizioni. A volte sembra essere più un esponente dell’opposizione che un ‘regista’ della nascita del governo giallorosso.
Lui al voto non vuole tornarci, sia ben chiaro, ma se costretti Italia Viva sarà pronta. “Non lo so se questo governo reggerà, spero di sì ma non lo saprei dire, perché ho visto litigate sul niente in questa settimana. A me pare che la situazione si stia ingarbugliando, fossi il presidente del Consiglio e ministri cercherei di trovare soluzioni e lavorare. Penso che sia un errore andare a votare, abbiamo fatto il governo per evitare l’aumento dell’Iva e l’aumento delle tasse e per evitare che il presidente della Repubblica dal 2022 sia espressione di un fronte anti-euro. Fossi la maggioranza, cercherei di creare un clima di tranquillità per arrivare al 2022 e fare delle cose buone per gli italiani. Lo faranno? Spero di sì, ieri ho detto che c’è il 50% di possibilità di andare avanti e il 50% di andare a votare. Io non vorrei andare a votare, ma se ci costringono lo faremo. È un peccato ma dobbiamo prenderne atto. Questa partita è in mano al governo, a Conte e alle forze di maggioranza. Non ho nessun tipo di paura, ci mancherebbe. Si possono sbloccare 120 miliardi di cantieri? Il punto è questo, il resto sono chiacchiere”, dice Matteo Renzi durante la trasmissione Fatti e Misfatti condotta da Paolo Liguori. “Il problema della maggioranza non sono io, Di Maio si faccia un selfie, anziché parlare di me. Per tutta la settimana ci sono stati litigi tra grillini e Pd. Ho detto che se continuano a litigare la gente si chiede cos’hanno fatto a fare il governo. Non puoi stare insieme solo per andare contro Salvini, devi avere delle idee”.
E poi va all’attacco di “sugar e plastic tax” che definisce “una follia”. “Mancano le ultime cifre, qualche centinaio di milioni di euro, sulle tasse sulla plastica e su quella sullo zucchero. Sono tasse che funzionano dal punto di vista mediatico, ma io sono contrario, non le metterei. Voglio combattere l’inquinamento da plastica, ma per farlo devi investire sull’economia circolare, riciclare e riusare la plastica, non massacrare le aziende della plastica. Perché se no impedisci la trasformazione da old economy a new economy”. “Se per aumentare la tassa sulla plastica – ha aggiunto – ci sono 10mila persone che rimangono senza lavoro, il conto lo paga la povera gente: ecco perché è follia la tassa sulla plastica. Stessa cosa sullo zucchero, se vuoi che i nostri bambini non bevano più bibite gassate devi fare un percorso di educazione alimentare. Se metti tassa sullo zucchero, le aziende chiudono e vanno altrove”.
Per l’ex presidente del consiglio, l’Italia può rimettersi in marcia grazie ad uno shock, il suo shock economico, partendo dai cantieri. “I 120 miliardi ci sono, non solo, ma quando sblocchi i cantieri sono di più. Questi sono solo soldi pubblici. Sui cantieri anche Conte e Salvini si devono parlare. E anche Di Maio deve capire che se si porta l’alta velocità al sud è un bene per tutti, se si sistemano scuole, porti, aeroporti è un bene per tutti. Penso che il Ministro Patuanelli non ne possa più di ricevere situazioni di crisi ma credo che abbia voglia di costruire occasioni di crescita. Bisogna vedere se il governo avrà al forza per fare questo processo di sblocco dei cantieri. Noi saremo dalla parte del governo per sbloccarli”. “Italia Shock – conclude – ha un’importanza fondamentale. Mettete quei soldi e l’Italia ripartirà, e dovrebbe esserci unità totale. Qualcuno è contrario alle opere pubbliche?”.