Enrico Letta non era presente alla direzione del Pd e contestualmente ha cancellato una sua visita ufficiale in Gran Bretagna, prevista per il 24 ed il 25 febbraio prossimi. “Carissimi”, scrive il premier in una lettera inviata alla direzione, “penso che in una giornata importante come questa, sia fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenità e trasparenza. Per questo preferisco aspettare a Palazzo Chigi le determinazioni che verranno prese, in modo che tutti in Direzione si sentano liberi di esprimere valutazioni ed esplicitare le decisioni che ritengono opportune. Vi ringrazio, Enrico Letta”.
Dopo la decisione di non prendere parte alla direzione del Pd, il premier Enrico Letta è rimasto nel suo studio a Palazzo Chigi seguendo la diretta della riunione del partito insieme ai suoi più stretti collaboratori. Renzi nel suo intervento ringrazia Letta per il suo lavoro, ma dice che serve un cambio di fase, un nuovo governo fino al 2018. Aggiunge poi “Non faremo un processo al governo, ma siamo in condizioni di aprire una pagina nuova. La direzione del Pd ringrazia il premier per il notevole lavoro svolto alla guida del governo illustrando le due strade davanti al Pd. La strada delle elezioni ha una suggestione ed un fascino. L’altra, quella di un nuovo governo, è una scelta azzardata ma può avere senso se ha il coraggio di dire alle realtà europee che l’obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole a partire da una burocrazia opprimente. Se l’Italia chiede un cambiamento radicale o questo cambiamento lo esprime il Pd o non lo farà nessuno. Vi chiedo tutti insieme di uscire dalla palude”. Dopo aver ascoltato l’intervento di Matteo Renzi alla Direzione del Pd, Angelino Alfano e i ministri Lupi, Quagliariello e Lorenzin, hanno raggiunto il premier Enrico Letta a palazzo Chigi. In caso di sfiducia da parte della Direzione del Pd, il premier Letta “non si presenterà in aula” alle Camere per parlamentarizzare la crisi. Lo ha detto Francesco Sanna, consigliere per le Riforme del premier Letta, arrivando alla Direzione del Pd. Secondo Sanna la Direzione dovrà chiudersi “con un voto o sulla relazione di Renzi o su un dispositivo che faccia definitivamente chiarezza”. In merito ad alcune ricostruzioni dell’incontro di questa mattina tra la delegazione del Partito Democratico e il Presidente del Consiglio, l’ufficio stampa del Partito Democratico smentisce che sia stata fatta alcuna offerta di posizione o dicastero al premier. Restiamo in attesa per assistere dal vivo ad una eventuale staffetta.
Riprova
G20, per lotta alla fame e alla povertà. Meloni: ‘Non garantire cibo a tutti, ma una buona alimentazione’
Nella dichiarazione dei leader del G20 manca un impegno stringente sulle risorse per sostenere i …