Matteo Renzi al Tg5r parla di riforme, Sanità, migranti e della tempesta Volkswagen che dagli Stati Uniti si è abbattuta sull’Europa, creando grande incertezza su un settore, l’industria dell’auto, che muove l’intera economia e, nel caso della casa tedesca, può determinare pesati ricadute anche sui fornitori italiani di componentistica. ‘Non ci saranno problemi, le riforme vanno avanti, l’abbiamo sempre detto e sempre fatto ma c’è sempre un pò di preoccupazione nel mondo politico. Le riforme sono un tentativo di rendere il paese più semplice e giusto, un pò meno politici e un pò più concretezza per i cittadini. I tempi vengono rispettati finalmente. Le riforme portano alla crescita del paese, oggi siamo al segno più e l’Italia non è più il problema nel mondo, il problema sono gli altri, non più gli italiani. I risultati finalmente si vedono’. Per il premier la principale riforma è restituire fiducia. Se gli italiani dopo tanto tempo vedono tornare a crescere i consumi è perché i tanti soldi da parte, fermi in Italia, tornano a girare e si rimette in modo l’economia reale per far diventare l’Italia il paese più forte dell’Ue. Sulla questione della riduzione dei costi del comparto sanitario, Renzi dice che ‘Se i medici ci vogliono suggerire modi diversi per tagliare gli sprechi, saremo ben felici di ascoltarli senza che si arrivi allo sciopero’, dicendosi anche in questo caso ottimista sul fatto che sarà trovato agevolmente un punto di intesa. Ma su un punto il premier tiene a essere chiaro: ‘Sulla Sanità noi stiamo mettendo più soldi, non meno. Ma quelli che mettiamo spendiamoli meglio. Dovremo parlare anche con i medici ma segniamoci i numeri: nel 2013 106 miliardi, nel 2014 109 mld, più 3%, nel 2015 110 miliardi e il prossimo anno 111 miliardi. I soldi per la Sanità non sono tagliati, ne abbiamo messi di più, ma la gente invecchia, ha bisogno di cure, quindi dobbiamo trovare criterio per fare cose che servono davvero’. Renzi commenta poi il caso Volkswagen, che assume necessariamente un respiro europeo, ma ha anche ricadute nazionali. Ne abbiamo già parlato alla cena del Consiglio europeo, racconta il premier, alludendo evidentemente alla Cancelliera tedesca Angela Merkel . Io credo che, come governo e rappresentante degli italiani, posso dire solo una cosa: ‘Le truffe si combattono sempre, qualunque sia il colore e la nazionalità di chi le fa. Qui non siamo in presenza di un disastro ambientale ma di una truffa e l’Italia chiede che sia punita severamente’. Renzi vola oggi a New York, dove parteciperà all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: ‘E’ il primo anno in cui l’Italia non ci va da osservata speciale, nessuno ha più dubbi su di noi e possiamo portare la nostra voce sulla grande questione degli immigrati e dei rifugiati. Altri hanno cambiato opinione sui migranti, noi no. Accoglienza sì, ma con regole. E prima di tutto va tutelato il diritto umano di salvare le persone. I’Italia da questo punto di vista è un punto di riferimento’.
Cocis