18 Gennaio 2014,potrebbe essere una data che sara’ ricordata nella storia politica del nostroPaese,non solo perche’nell’incontro Renzi e Berlusconi sembrano aver trovato l’accordo su tre riforme fondamentali perla politica(legge elettorale,abolizione del Senato e costi delle Regioni) ma perche’e’stata siglata la fine di una “guerra civile” che ha paralizzato il Paese per un ventennio.Nel conte mpo il segretario del PD tira fuori con forza il suo partito fuori da quell’antiberlusconismo ideologico in cui era rimasto confinato dal giorno della discesa in campo del Cavaliere.Forza Italia ed il suo leader non sono piu’ i nemici ma l’avversario da sconfiggere con il voto degli elettori.Del resto il Pd non c’e’ piu’,e’ un partito lacerato da correnti che si e’ consegnato a Renzi,il quale a sua volta deve portare a casa riforme che facciano presa sull’immaginario degli elettori.E ci permetta ancora una volta di dissentire il maestro Scalfari quando sostiene che agli italiani che non arrivano a fine mese poco importa della riforma elettorale,non e’ cosi’,perche’ attraverso una seria riforma eletterale il cittadino,ricco o povero che sia,puo’scegliere i propri rappresentanti in Parlamento che lavorino seriamente per il futuro del Paese e dei suoi cittadini.Certo le ipotesi di riforma elettorale formulate da Renzi e Berlusconi non vanno incontro alle esigenze delle altre forze parlamentari che sostengono l’esecutivo Letta,soprattutto ad Alfano che viene sospinto,insieme ai suoi compagni d’avventura,nelle braccia del Cavaliere,che sornione gongola di risate,nonostante la condanna e il battage mediatico che troppo presto lo hanno dato per finito.Ne’ ci si puo’ illudere che la nascita di una moderna destra italiana, che possa costituire una valida alternanza tra le due ali dello schieramento,possa essere affidata alla ditta Alfano e company.Alla luce di quanto accaduto,passa in secondo piano anche la domanda se il governo cadra’,se si andra’ a votare con le europee o tra un anno.Un fatto e’ certo:Renzi e Berlusconi con il loro incontro cercheranno di passare alla storia e cambiare le regole che hanno retto fino ad oggi le sorti di questo Paese.Poi per appartenenza idelogica nel futuro si divideranno,ma oggi si mostrano decisi entrambi,almeno nelle intenzioni,a concorrere in modo deciso e convinto,dotati entrambi della necessaria ambizione, a spazzare via un sistema osoleto ed agonizzante che rischia di far crollare definitivamente il sistema Italia.
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