Dopo la conferenza stampa che, si è tenuta a Firenze e non nella sede del PD,si parla di Legge elettorale, unioni civili, riforma della Bossi-Fini: le proposte sono tutte sul campo, anche se la questione più urgente e “centrale”, ha chiarito Renzi, è la riforma elettorale.
Ha preso tempo, invece, per una definizione più dettagliata del Job Act, la “semplificazione” delle norme sul mercato del lavoro che, a suo giudizio, accompagnata alla riforma elettorale e all’abolizione del Senato e delle province dovrebbe essere il pacchetto che potrebbe consentire anche di attaccare il tabù europeo del vincolo del 3 per cento nel rapporto deficit-Pil. Sulla riforma elettorale, in ogni caso, “in due giorni sono stati fatti i passi avanti che non sono stati fatti in tre anni”, ha rivendicato il leader democratico, secondo il quale “la prossima settimana si tratterà di tirare la rete e tentare di chiudere, per poi partire con la procedura parlamentare”.