epa08131302 Leader of Italian party Italia Viva, Matteo Renzi, attends the Raiuno Italian tv program Porta a porta conducted by Italian journalist Bruno Vespa, Rome, Italy, 15 January 2020. EPA/RICCARDO ANTIMIANI

Renzi vs D’Alema: “Relazione tossica”, alle Europee “portiamo un’idea e non un nome”

“Matteo Renzi, crede di aver mai avuto una relazione tossica nell’ambito politico?”

La risposta ai microfoni di Radio Cusano Campus è stata affermativa. Con chi? Il leader di Italia Viva non ha esitato a rispondere a ‘Che rimanga tra noi’_, la trasmissione condotta da Francesca Pierri e Alessio Moriggi:

_”Con Massimo D’Alema e quelli della Ditta, gli ex Pci. Poi, fortunatamente, ci siamo separati: io sono rimasto con le mie idee; loro col partito che non vince”_.

Il riferimento di Renzi è andato quindi al 2016, anno in cui, in seguito al referendum costituzionale perso, ha dovuto lasciare la leadership del Partito Democratico. Un passo di cui si è detto niente affatto pentito.

Oggi Renzi è focalizzato sulla corsa a Strasburgo e sull’importanza di presentare candidati realmente interessati a governare in Europa.

“Ora sono contento di fare le cose che gli altri non fanno. In occasione del compleanno dell’Europa ero a Ventotene, l’isola dove, da esiliati, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi immaginarono l’Unione Europea con il loro Manifesto. Poi è stata la volta di Palermo, presso l’Associazione Nazionale Magistrati per spiegare perché su vari punti

non mi trovo d’accordo con loro”._

ELEZIONI EUROPEE 2024: RENZI: “NON PORTIAMO SOLO UN NOME, MA UN’IDEA”

Elezioni Europee che somigliano a un’asta di “fanta-campioni”, un vero e proprio sondaggio politico che non guarda ai seggi e alla presenza a

Strasburgo, ma al rafforzamento del proprio partito in ambito nazionale. Questa la provocazione dei conduttori ai quali il leader di Italia Viva

ribatte:

“Ma se c’è addirittura chi, in vista di queste Europee, convoca una squadra sapendo che i suoi giocatori, in realtà, non scenderanno mai in

campo! Anche se eletti, rimarranno dove sono rinunciando al seggio a Bruxelles. Io e Emma Bonino, invece, candidati con la lista Stati Uniti

d’Europa, non siamo solo due icone. Siamo due candidati veri, a differenza di Schlein e di Meloni. Gli altri hanno messo nel simbolo un cognome (altri addirittura soltanto un nome), quello dei leader di partito. Noi, invece, portiamo un’idea”.

EUROPEE, RENZI: “COME SI BATTE LA MELONI”

A tal proposito, è stato chiesto a Renzi anche quale possa essere la migliore strategia oppositiva a Giorgia Meloni, candidata come capolista per Fratelli d’Italia:

“Non certo sollevando ogni giorno la questione dell’antifascismo. Ormai lo sappiamo che Meloni è un po’ come Fonzie nella serie televisiva “Happy Days” quando non riusciva a pronunciare la parola “scusa”. Meloni, da parte sua, non riesce a dirsi antifascista. Ma non si batte su questo campo: lo si fa, piuttosto, parlando dei salari bassi, delle

riforme promesse che non attua, della sanità, della giustizia, dellaburocrazia. La Meloni, a tal proposito, fa tweet meravigliosi, manessuna legge”. Bisognerebbe andare oltre il chiacchiericcio: parlare

del motivo per cui, nel mondo, l’Europa non conta più nulla”.

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