Ha formalizzato le sue dimissioni da consigliere regionale della Lombardia, Renzo Bossi. Lo rileva la Lega, dopo che il figlio del Senatur le ha protocollate protocollandole poco fa al Pirellone. Sarà la seduta di martedì prossimo a doverle ratificare.
Dimissioni per Renzo Bossi. Anche Renzo Bossi si dimette.Il figlio del Senatur ha deciso di lasciare l’incarico di consigliere regionale: “In questo momento di difficoltà senza che nessuno me l’abbia chiesto faccio un passo indietro e mi dimetto da consigliere regionale”, ha spiegato Renzo. “Io non sono indagato” ha tenuto a sottolineare, “è stata una scelta difficile fatta per salvare il movimento e dare alle domande che tutti si pongono, le risposte che nel giro di poco tempo si avranno”. Gesto apprezzato dall’ex leader della Lega, che ha commentato così la decisione del figlio:”Ha fatto bene a dimettersi”, ha detto Bossi, che smentisce le indiscrezioni secondo cui Renzo si sarebbe dimesso, in seguito allo tsunami che ha investito la Lega:
“Erano due-tre mesi che mi diceva che era stufo di stare in Regione”, ha affermato laconico. Lascerà anche l’incarico istituzionale? “Poi vediamo”, si è limitato a rispondere Bossi. Ed ora tra le fila del partito si auspica che possa ora toccare a Rosi Mauro che Roberto Calderoli ha invitato a lasciare la vicepresidenza del Senato. Momenti duri dunque per il Carroccio, preso di mira anche da Radio Padania, inondata di telefonate di protesta in cui Bossi è stato paragonato a Craxi, e le contestazioni e il sarcasmo sul ‘Trota’ circolati anche sul web.
Intanto tutti attendono la serata di domani a Bergamo, dove si celebrerà l’orgoglio leghista, con i giovani padani armati di ramazza simbolo di quella ‘pulizia’ auspicata da Roberto Maroni. L’ex ministro sarà accompagnato da Calderoli. Dubbi sulla partecipazione di Bossi. Aspettativa comune, le dimissioni della Mauro:
“Credo che non vi sia nessun obbligo giuridico, ma che sarebbe opportuno e altrettanto giusto se Rosi Mauro desse le dimissioni da vicepresidente del Senato”, ha chiarito Calderoli, per “dimostrare che vuole più bene alla Lega che a se stessa”.Ed ora sia Calderoli che Maroni, guardano al congresso federale in autunno. “Sono triste per quello che ci sta succedendo, ma anche ottimista”, ha affermato Maroni, “il nostro destino è davanti a noi e dipende solo da noi. Abbiamo la forza per reagire? Io sono sicuro di sì: facciamo pulizia, liberiamoci dalle scorie e rinnoviamo l’impegno sulle nostre storiche battaglie”. “Certo che la Lega non soccomberà, anche se sicuramente ci sarà un riscontro” alle amministrative, e’ anche Calderoli. “Stara’ a noi dimostrare di avere superato questa fase”, ha spiegato, “e che, visto che ci e’ cascato in testa uno tsunami, siamo come i giapponesi che in pochi mesi hanno ricostruito e non come le baraccopoli che ancora adesso esistono nei nostri paesi terremotati”.