“È ferocia travestita da vittimismo quella che si legge nelle subdole e violente repliche di Teresa Bellanova e Davide Faraone: sfruttano il privilegio politico e il peso mediatico per accusare un movimento, il Palermo Pride, di essere intollerante e di attaccare le altrui libertà. Capiamo la loro paura: le rivendicazioni dei movimenti Lgbtqia+ sono le sole istanze, insieme a quelle ambientaliste, che diversamente dalla loro politica oggi riempiono le piazze”.
Così il coordinamento Palermo Pride conferma il sit-in in piazza Pretoria alle 18.30 di giovedì 4 novembre in segno di dissenso per la presenza di Ivan Scalfarotto (Iv) alla presentazione del libro “Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia” organizzata a palazzo delle Aquile.
“Abbiamo capito il gioco e non ci stiamo: dopo aver visto la nostra dignità calpestata da indecenti applausi in Senato oggi veniamo narrati come carnefici e vigliaccamente consegnati ai leoni da tastiera. Agitare questo spettro ha il solo scopo di silenziare noi, di provocare lo scontro e di trasformare una pacifica, per quanto arrabbiata, manifestazione in un teatro di sedizione. Siamo noi ad avere paura, non loro. Noi dobbiamo difendere i nostri corpi e le nostre parole, non loro. Per questa ragione scegliamo di proteggerci: il sit-in è spostato alle 18.3, in modo da sottrarci al pericolosissimo giochetto di scontri provocati ad arte durante l’ingresso dei rappresentanti istituzionali, magari davanti a telecamere opportunamente convocate”.