Una festa di compleanno, ma anche un passaggio di testimone. Seguendo la regola dei venti anni, quelli che sia il fondatore Eugenio Scalfari che il successore Ezio Mauro hanno passato alla guida del giornale, Mario Calabresi prende, in occasione dei 40 anni della testata, il timone di La Repubblica. Calabresi è un professionista solido ed esperto, ha detto il presidente del gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, e lo consideriamo uno di noi. Saprà portare avanti il giornale senza rinnegare il suo dna. A celebrare il primo numero del quotidiano, arrivato nelle edicole il 14 gennaio 1976 e in regalo con il giornale, oltre all’Ingegnere De Benedetti, ai tre direttori, anche le firme del giornale e tanti personaggi delle spettacolo in una serata all’Auditorium di Roma. Tra il pubblico era presente la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha ricordato il ruolo del giornale quale strumento importante per capire il Paese in cui viviamo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invece inviato una lettera ricordando come il quotidiano si sia proposto come un contro potere e abbia tracciato nel suo percorso una propria idea di Italia. E’ stato il nuovo direttore a convincere Scalfari a continuare la sua rubrica della domenica. . Sguardo anche al futuro, con la presenza dell’inventore del World Wide Web, Tim Berners-Lee, intervistato da Riccardo Luna. Tanta musica con Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Alex Britti, Stefano Di Battista e Renzo Arbore con la band di Gegè Telesforo hanno dato il loro contributo anche Gigi Proietti, Paola Cortellesi, Riccardo Rossi e Fiorello, oltre al regista Giuseppe Tornatore.