ROMA – Resta in carcere Giuseppe Franco il militare accusato non solo di stupro, ma anche di sostituzione di persona. Franco infatti è accusato di aver violentato la notte del 29 giugno scorso, una minorenne nei pressi di piazzale Clodio. Il militare avrebbe avvicinato la ragazzina spacciandosi per agente di polizia, un’accusa che l’uomo nega sostenendo di aver mostrato solo il suo tesserino militare. Secondo il giudice, infatti, Franco “sembra aver pianificato la violenza: individua una ragazza, palesemente minorenne, esibisce un tesserino per accreditarsi come rappresentante dell’ordine, persuade la minorenne esercitando la forza solo nei momenti in cui la ragazzina tentava di ribellarsi”.
Comunque il gip Giacomo Ebner ha accolto le richieste del pm Eugenio Albamonte e ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nella motivazione del provvedimento con il quale è stato confermato l’arresto, il giudice, oltre a sottolineare i gravi indizi di colpevolezza dell’uomo, afferma che sussistono anche il pericolo di reiterazione del reato e il pericolo che l’indagato posso sottrarsi con la fuga.
In più, il militare avrebbe “approfittato dell’orario notturno e del luogo in cui appartarsi”. Quanto al pericolo di fuga, il militare “ha cercato di far perdere quella sera le proprie tracce e, avendo fatto numerose missioni all’estero, potrebbe conoscere i luoghi in cui rifugiarsi”.
Da parte sua Franco, assistito dall’avvocato Gaetano Parise, presenterà in questi giorni le richieste di rimessione in libertà con in subordine concessione di arresti domiciliari. In una dichiarazione il legale intende sostenere che quanto dichiarato da Franco al magistrato durante l’interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto ieri è attendibile. Tra l’altro il penalista afferma che “dal certificato medico non risulta alcuna traccia di violenza sulla ragazza”.
Alessandro Moschini