La revisione auto è un controllo obbligatorio da fare ogni due anni in Italia, ma quali sono i controlli che devono essere eseguiti in officina
I controlli effettuati durante la revisione auto
Uno degli obblighi più importanti che l’automobilista deve rispettare in Italia è la revisione auto, si tratta infatti di un controllo previsto dalla legge ogni due anni (il primo dopo 4 anni dall’immatricolazione). Chi non rispetta questa regola rischia il ritiro della carta di circolazione e una multa da 170 a 700 euro circa, in base ai casi.
Indice
A che cosa serve la revisione auto
Differenza tra revisione e tagliando
I controlli previsti dalla revisione
I costi della revisione auto
A che cosa serve la revisione auto
La revisione è l’insieme dei controlli eseguiti da un professionista e volti a verificare lo stato di manutenzione del veicolo, la sicurezza, i consumi e le emissioni inquinanti.
Differenza tra revisione e tagliando
Non confondiamo la revisione con il tagliando: la prima è obbligatoria per legge, il secondo invece prevede una serie di verifiche da parte del meccanico, non previste dalla normativa vigente.
Il tagliando auto infatti viene fatto una volta all’anno oppure ogni 15/30.000 chilometri percorsi. Si tratta in particolare del controllo dei liquidi con eventuale rabbocco, cambio dei filtri, controllo delle gomme e altre verifiche generali al veicolo.
La revisione invece, come abbiamo visto, è obbligatoria per legge e prevede dei test specifici che devono attestare che il veicolo possa circolare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.
I controlli previsti dalla revisione
Durante la revisione si controllano:
l’efficienza dell’impianto frenante;
la capacità di visibilità del conducente;
i rumori;
il gas di scarico e le emissioni;
lo stato dell’impianto elettrico;
le condizioni del telaio;
lo stato degli assi delle gomme e delle sospensioni;
l’insieme degli equipaggiamenti.
Una volta terminata la revisione con esito positivo, il meccanico deve applicare l’etichetta che cita “regolare” sulla carta di circolazione e consegnare al proprietario dell’auto il certificato di revisione, da tenere sempre a bordo (da marzo 2019).
Il documento riporta:
numero di targa;
numero di telaio;
data e luogo della revisione;
categoria dell’auto;
numero di chilometri al momento della revisione (ottimo contro la “frode del contachilometri”);
esito della revisione;
data della successiva revisione.
Tutte informazioni che vanno direttamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Se l’auto non passa la revisione, il meccanico applica l’etichetta “ripetere”, indicando i test non superati, o “sospesa dalla circolazione”. Il proprietario ha un mese di tempo per sistemare ciò che non va nel mezzo e rifare la revisione.
Se però l’auto è sospesa dalla circolazione, si potrò guidare solo per portarla a fare le riparazioni utili alla nuova revisione.
I costi della revisione auto
Ricordiamo che la prima revisione auto deve essere eseguita dopo 4 anni dalla data della prima immatricolazione del veicolo, che possiamo leggere sul libretto di circolazione. Tutte le successive devono poi essere effettuate ogni 2 anni.
La revisione può essere fatta presso un qualunque centro di revisione autorizzato dalla provincia e dal Ministero. Ci sono più di 9.000 officine a cui è possibile rivolgersi.
Il costo della revisione auto può variare in base a dove viene effettuata. Se decidi di portare la tua auto alla Motorizzazione Civile, è necessario pagare 54,95 euro.
Se ti affidi a un centro di revisione o un’officina autorizzata, allora devi versare:
54,95 euro di tariffa obbligatoria di revisione;
12,09 euro di IVA al 22%;
10,20 euro di diritti DMS (esente IVA);
1,76 euro di commissioni pagamento diritti DMS (esente IVA),
per un totale di 79 euro.