Manuel Winston Reyes dovrà scontare 16 anni di carcere. Lo ha deciso la Corte d’asside d’appello, di Roma confermando la condanna già decisa in primo grado, il 14 novembre scorso, per il domestico filippino. Reyes è reo confesso dell’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, assassinata nella sua villa all’Olgiata il 10 luglio del 1991.
Manuel Winston Reyes venne arrestato il 29 marzo del 2011 grazie alle indagini condotte dai carabinieri del Ris di Roma che individuarono una traccia del suo Dna sul lenzuolo che era stato utilizzato per strangolare la Contessa Alerica Filo della Torre. Il pg, Greco, davanti alla Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Mario Lucio D’Andria, con giudice a latere lo scrittore Giancarlo De Cataldo, ha chiesto di non riconoscere le attenuanti generiche per il maggiordomo filippino sollecitando una condanna dell’ergastolo.
Il pg Donatella Greco aveva chiesto per Reyes l’ergastolo, sottolineando che il filippino avesse ucciso intenzionalmente la Contessa. “Prima di lasciare la camera da letto – ha detto il procuratore generale – ha chiuso a chiave la porta, chiave che non è mai stata ritrovata e questo dimostra la sua volontà e l’intenzione di ritardare il ritrovamento del corpo e l’arrivo dei soccorsi”.
Inoltre Greco non ha riconosciuto alcuna attenuante: “la confessione che Reyes ha reso – ha detto il Pg nel suo intervento – è parziale e tardiva. Quando avrebbe potuto farlo, non lo ha fatto, preoccupandosi invece solo di uscire pulito dall’indagine e incassare il prezzo dei gioielli rapinati alla contessa”. Per il Pg “anche dalle intercettazioni non si ha l’impressione di un soggetto sconvolto da quanto fatto”. “La sua confessione interviene 20 anni dopo i fatti, quando ormai c’erano prove schiaccianti. Non chiese scusa; le scuse ci sono state solo alla fine del rito abbreviato e oggi. La confessione è legittima, ma utilitaristica”, ha aggiunto il pg.