Rezzamastrella: Leoni d’oro sotto il cielo del Castello di Santa Severa

Un calendario molto fitto da qui a dicembre per il duo artistico formato da Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Leoni d’Oro alla carriera alla Biennale – Teatro di Venezia 2018.
Ad inizio luglio ha debuttato il nuovo spettacolo “Hybris” al Festival dei Due Mondi di Spoleto dove ha inaugurato anche la mostra, dal titolo “Euforia carogna”, sui 35 anni di collaborazione artistica tra Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
“Hybris” in dicembre sarà in scena al teatro Vascello di Roma, storica sala diretta da Manuela Kustermann. Da qui all’inverno date in tutta Italia dal Spoleto a Cervia, Milano, Padova e tanta Roma. Teatri e festival, rassegne ed eventi gratuiti dove il duo sta portando in giro il nuovo film e vecchi spettacoli cult come “Io”, “7-14-21-28” e “Fratto_X”.
Proprio quest’ultimo è andato in scena il 27 luglio nell’ambito di “Sotto il cielo del Castello di Santa Severa”, rassegna estiva promossa dalla regione Lazio ed organizzata dalla società regionale LAZIOcrea in collaborazione con Atcl, circuito multidisciplinare per il Lazio.
Gli spettatori sono accorsi numerosi da Roma e dall’Alto Lazio per assistere alla pièce di Rezzamastrella, crasi riconosciuta e inventata dagli stessi autori che hanno un legame oltre che artistico, esistenziale.
L’opera di Antonio Rezza, che ha curato la parte di scrittura, e di Flavia Mastrella che ha realizzato la scenografia di iconiche sculture tessili che sono un marchio del duo, ha visto sul palco Rezza stesso con Ivan Bellavista.
Fratto_X è uno spettacolo spiazzante come tutta il corpus delle opere del duo. Raccontare di cosa parli è difficile, una sinossi impossibile. I temi sono tanti, dalle relazioni amorose, ai tradimenti, alla televisione e alla demenza consenziente e collaborativa degli spettatori, senza tralasciare qualche siparietto osceno e blasfemo. Ben sapendo però che Antonio Rezza e Flavia Mastella artisti seri e rispettosi sono; e anche altamente impegnati.
Il pubblico di Rezza e Mastella è selezionato, che capisce la metafora dietro la macchietta stilizzata e ne sa ridere di gusto.
Le capacità attoriali, mimiche e fisiche di Antonio non sono mutate con il trascorrere degli anni e lo sfarinamento del tempo: quasi due ore ininterrotte di corpo e di parole.
Il performer saluta Il pubblico dopo la rappresentazione, incontrandoli al banchetto di libri allestito nello spazio antistante il palco. Sono in tanti che con lui vogliono fare una foto e vogliono una dedica sul libro.
Barbara Lalle

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