A poco meno di mezzo secolo di distanza dal ritrovamento dei due Bronzi di Riace, attualmente costuditi nel Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, si torna a parlare dell’ipotesi che i fondali del Mar Ionio possano custodire altre meraviglie.
Bronzi di Riace: verso il Cinquantennale
In vista del Cinquantennale dalla scoperta dei Bronzi, avvenuta il 16 agosto del 1972, il Comune di Riace ha intenzione di allestire un museo multimediale in cui, attraverso sofisticate tecnologie, riprodurre tridimensionalmente le due statue di scuola greca, probabilmente risalenti al V secolo a.C.. A questo scopo l’amministrazione comunale ha già individuato un immobile confiscato alla ‘Ndrangheta come possibile location.
Bronzi di Riace: nuove ricerche in arrivo
Il sindaco di Riace Antonio Trifoli ha anche intenzione di far partire una nuova massiccia campagna di ricerche nell’area del ritrovamento dei due Bronzi. Recenti studi, infatti, fanno riferimento a un gruppo di 5 statue affondate con la nave che da Roma era diretta verso Costantinopoli.
All’agenzia ‘Agi’, proprio Trifoli ha dichiarato: “Vorremmo avviare degli scavi ad hoc, fatti da studiosi e personale specializzato. Speriamo di trovarvi altre ricchezze archeologiche. Nel corso degli anni ci sono stati molti elementi che hanno fatto pensare ad altre, possibili scoperte. L’ultimo scavo serio fu fatto dal Lamboglia e risale a 30 anni fa. Poi non è stato fatto altro. Anni addietro una nave americana, attraverso i sonar, rilevò delle anomalie metalliche proprio nel punto in cui furono ritrovati i Bronzi. Il ministero dei Beni Culturali non ha mai preso in considerazione l’idea di effettuare una nuova campagna. Perché non far ripartire le ricerche nel punto in cui fu effettuato il ritrovamento archeologico del secolo? Vogliamo verificare se davvero ci possa essere dell’altro, magari proprio la terza statua di cui si è già parlato”
Ancora Trifoli: “Che davvero ci sia la terza statua è una supposizione, ma sarebbe giusto approfondire”.
Il sindaco di Riace ha anche spiegato: “Il nostro intendimento è che Riace e la Locride possano ricavare un beneficio dalla scoperta dei Bronzi. Vogliamo che i turisti vadano a vedere a Reggio le statue, ma poi vengano qui, a vedere il punto in cui sono stati ritrovati. L’intendimento dell’amministrazione comunale è lanciare un concorso di idee per la realizzazione di un’opera bronzea che rappresenti il momento della scoperta e diventi essa stessa un’attrazione”.