Riccione, il cinema che conta e Carlo Verdone

Per 4 giorni i proprietari di tutte le sale di cinema d’Italia sono a Riccione per scegliere i film da programmare per non sbagliare, tenendo conto del tipo di pubblico che frequenta la loro sala. Riccione ospita quindi anche quest’anno una full immersion dove sono previste venti convention dove verranno fatti vedere in esclusiva le prime clip dei film che vedrete da agosto 2015 a luglio 2016. Clip spesso esclusivissime con video saluti anche di noti registi e attori rivolti agli esercenti per convincerli a  credere nei loro prodotti. Cambiata anche l’idea di “scelta” del film, una volta si andava in un multisala e si decideva al momento cosa vedere guardando nel monitor quelli disponibili con posti non esauriti. Oggi si sceglie il titolo solo se convinti, si sperimenta poco e ormai diventa strategico e  indispensabile un ottimo lavoro di marketing. L’arrivo di un film deve essere noto molte settimane anche mesi prima, indispensabile avere un trailer “efficace”, indispensabile far capire subito al pubblico cosa andrà a vedere e il tam tam funziona ma spesso non c’e’ tempo. Escono ormai una media di 10 film a week end, 2 incassano degli altri 8 spesso nessuno conosceva l’esistenza. Le affissioni sono quasi diventate inutili o comunque sono sbagliate le foto che non hanno nulla di accattivante, oltre che fare l’appello delle solite facce. A Riccione già si vedono molte locandine dei prossimi film ma il lancio del film cambia continuamente usando tv, internet e radio. Tornando alle Giornate professionali di cinema, i primi discorsi principali che si sentono sono relativi a tre fattori: “Pirateria, multiprogrammazione e  prolungamento stagione”. La pirateria e’ dilagante e a vedere film in streaming ormai oggi sono anche i cinefili. Un film ha una vita in sala che difficilmente supera ormai le 3 settimane e servono leggi forti antipirateria. Del prolungamento stagione se ne parla da più di 10 anni anche se alla fine ci si ritrova ogni anno con 30 film disponibili quando arriva il caldo, anche se ad incassare sono solo al massimo e sempre 2 titoli (quest’anno Jurassic World e Ted 2). Per quanto riguarda la commedia siamo in Italia in un periodo di stallo e molti produttori invece di scegliere la storia e leggere bene il copione, convincendo il regista a diverse stesure, cercano di accaparrarsi i registi. In altri casi si sta creando una parrocchietta, in un film tu scrivi ed io dirigo, poi in altro tu  dirigi e io recito. La gente non e’ più tollerante e basta vedere incassi in calo di molti registi e film con registi e produttori che gridano al miracolo se superano i 5 milioni di euro. La prossima stagione sarà affollatissima di titoli hollywoodiani e sarà indispensabile convincere il pubblico a scegliere un film piuttosto che un altro. E’ per questo che i proprietari delle sale di tutta Italia sono a Riccione. Ieri, Carlo Verdone  ha calamitato l’attenzione di tutti i turisti raccontando qualche aneddoto di quando i produttori ti tiravano ancora il copione addosso finché non portavi la sceneggiatura convincente. E ha ribadito: “Un tempo c’era più slancio e coraggio tra i produttori ma c’era anche più gente che andava al cinema”

Cocis

 

 

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