L’Unione europea ha finanziato con 8,4 milioni di euro il progetto internazionale Odyssea che mira allo sviluppo di una piattaforma multiuso che integri i dati provenienti dagli osservatori presenti e dai modelli previsionali di tutto il bacino del Mediterraneo. La piattaforma Odyssea connetterà informazioni provenienti dai database gestiti dalle istituzioni pubbliche, gli enti di ricerca e le università. Il progetto, della durata di quattro anni e mezzo, è finalizzato a rendere facilmente accessibili i dati marino costieri del bacino del Mediterraneo, adattandoli alle molteplici necessità delle varie tipologie di utilizzatori finali. Tra questi, gli impianti di maricoltura, la pianificazioni di parchi eolici off shore, di energia dal mare (moto ondoso in primis), impianti oil and gas, cavi sottomarini, politiche locali e internazionali, dati portuali e traffico marittimo.Il progetto Odyssea svilupperà un network di osservatori costieri dotati di innovativi sensori marini, modelli oceanografici e fornirà dati facilmente fruibili ai portatori di interesse, alle amministrazioni locali ed alla comunità scientifica internazionale.
La piattaforma fornirà quindi, tramite un portale pubblico servizi informativi on demand che includono anche modelli previsionali. Inoltre il progetto prevede attività di comunicazione e disseminazione dei servizi informativi offerti al fine di massimizzarne l’utilizzo e conseguentemente creare opportunità di business e ricerca lungo il bacino del Mediterraneo.Il progetto, capitanato dalla Democritus University of Thrace (Duth) in Grecia, è finanziato dal programma Europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 e vede il coinvolgimento dell’Università Sapienza di Roma con il Diaee (Dipartimento di Ingegneria Astronautica Elettrica ed Energetica) (contact person Davide Astiaso Garcia), ed il Citera (Centro Interdipartimentale Territorio Edilizia Restauro e Ambiente) (contact person Fabrizio Cumo) nonché del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna (contact person Marco Zavatarelli).
“Abbiamo identificato una necessità reale di integrare ed armonizzare gli osservatori esistenti nel mar Mediterraneo aumentandone la loro capacità operazionali – dice Georgios Sylaios della Università Democritus, che coordina Odyssea – ilprogetto supporterà le politiche comunitarie finalizzate allo sviluppo di strategie di monitoraggio e previsione dei dati marini ed alla crescita dei posti di lavoro nel settore”.Il progetto prevede il coinvolgimento di 28 partner, provenienti da 14 nazioni, sia europee che delle aree mediterranee extraeuropee. In particolare il consorzio include enti di ricerca, università, decisori politici, organizzazioni non governative e piccole medie imprese I lavori sono iniziati oggi a Kavala in Grecia, con un meeting di tre giorni tra gli addetti ai lavori.