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Il giorno dopo l’acceso e confronto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sul tema dei rifiuti, interviene il presidente della Camera Roberto Fico che, come il suo capo politico e conterraneo regionale, stronca ogni ipotesi di realizzare un termovalorizzatore per ogni provincia avanzata dal capo della Lega. Le parole del ministro dell’Interno, pronunciata durante la visita a Napoli, “se trovano la localizzazione bene, altrimenti ci pensiamo noi”,non sono piaciute alla al numero uno di Montecitorio. “Non mi piace che si arrivi qui e si dica al sindaco di Napoli di mangiarsi i rifiuti. Nessuno parla così al sindaco di Napoli che comunque è il sindaco della Capitale del Sud Italia, capitale fondamentale del Mediterraneo. Da questo punto di vista nessuno passa”, detto il Presidente della Camera parlando a Napoli a margine della cerimonia per i 45 anni della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Federico II.
“In questa regione – dice Fico a Salvini – vi assicuro, non si farà neanche un inceneritore in più, ma molti più impianti di compostaggio, raccolta differenziata e impianti di trattamento meccanico manuale”. Per l’esponente dei 5Stelle, “è uno schiaffo forte ai cittadini di questa città e di questa regione venire qui e dire che ci vuole un inceneritore per provincia, dopo le lotte fatte, dopo l’avanzamento delle nuove tecnologie”.
“In questa regione abbiamo bisogno di impianti di compostaggio, di trattamento meccanico manuale, di raccolta differenziata porta a porta, di riuso, riciclo e di riduzione a monte dei rifiuti. Se dopo tanti anni lo dobbiamo ridire, lo diremo ancora più forte e siamo pronti a lottare per questo”. Ma prima bisogna educare la popolazione e debellare gli affari della camorra sulla ‘munnezza’.
Immediata la risposta di Matteo Salvini a Roberto Fico. “La percentuale di raccolta differenziata in Campania è quasi 20 punti inferiore a quella di altre regioni italiane. Nel 2016 la Campania ha esportato in Italia e in Europa 300mila tonnellate di rifiuti con una spesa per decine di milioni di euro”, dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Che aggiunge. “In Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori che non inquinano ma producono energia: chi dice solo dei ‘No’ provoca roghi tossici e malattie”.
