Rifiuti in Campania. Di Maio a Salvini: “Gli inceneritori non si faranno: non sono nel contratto di governo”

“Gli inceneritori li dovrebbero scegliere i sindaci e la regione ma tutti dicono di no. Quindi li faremo. E ‘senza ceppa’ ”. “A me dispiace che Salvini abbia deciso di lanciarsi in questa polemica e di creare tensioni nel governo. Una polemica che non si pone perché non c’è nel contratto di governo”. Continua il botta e risposta tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sul tema dei rifiuti che attanagliano la Campania. Oggi anche il presidente della Camera, Roberto Fico, ha bocciato la proposta del ministro dell’Interno con parole dure. Il capo della Lega sembra non voler fare passi indietro sull’argomento e lo ha ribadito durante la registrazione del programma ‘Nemo’ su Raidue negli studi di Cinecittà a Roma. “Non c’è nel contratto? Vallo a spiegare ai bambini che fra due mesi respirano merda. Un’emergenza? Non lo dico io, ma quando il capo dei vigili mi dice che c’è il rischio di tornare alla situazione di 10 anni fa, devo fare qualcosa”, dice Salvini.

Di Maio cerca di buttare acqua sul fuoco delle polemiche. “A me dispiace che Matteo Salvini abbia deciso di lanciarsi in questa polemica e di creare tensioni nel governo. Sono veramente dispiaciuto di questa polemica – dice il ministro del Lavoro – che, tra l’altro, si fonda sul tema degli inceneritori che, non essendo nel contratto di governo, non si pone. Abbiamo un ministro dell’Ambiente che ha scoperto la Terra dei fuochi e conosce la Campania, quindi affidiamoci a lui. Lì ci vive la mia famiglia, sono la persona più preoccupata”. Per Di Maio il modello ideale “è Treviso, dove c’è solo raccolta differenziata e non ci sono inceneritori”. E alleato di governo chiede di non creare “tensioni tra di noi” visto che “abbiamo già abbastanza nemici”.

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, generale dei carabinieri che con le sue indagini ha scoperto la Terra dei fuochi e che conosce bene la Campania, la camorra e tutto il ciclo dei rifiuti, spiega che “a Salvini hanno raccontato che c’è un’emergenza rifiuti che è diversa dalla questione dei roghi tossici; lunedì ci vedremo a Caserta per firmare un piano di azione non sull’emergenza rifiuti ma sulla sofferenza per i roghi tossici, che è un’altra cosa”.

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