Rifiuti solidi pericolosi e non, venivano interrati in un’area di oltre 65 ettari di terreni a Montalto di Castro, nel Viterbese, a ridosso del mare, adibita a coltivazioni di ortaggi e colture varie, interamente recintata e dotata di cancello chiuso con lucchetto. Tre persone sono state denunciate per gestione di rifiuti non autorizzata. I finanzieri della Compagnia di Tarquinia e della Sezione Aerea di Pratica di Mare, su delega della Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale Ordinario di Civitavecchia sottoponendo a sequestro terreni e fabbricati per un valore complessivo di 10 milioni di euro.
I terreni, di proprieta’ di persone residenti nell’area Vesuviana del napoletano, erano poi confluiti nel Catasto Edilizio Urbano di Montalto di Castro (VT), in virtu’ del piano regolatore vigente, che li aveva inseriti in zona adibita alla realizzazione di strutture turistico – ricettive alberghiere. Anche grazie all’ausilio dell’elicottero e del personale tecnico specializzato del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia – Sezione Aerea di Pratica di Mare della Guardia di Finanza si e’ potuto rilevare che all’interno del sito era stata realizzata una discarica abusiva di rifiuti, quasi tutti di natura speciale, pericolosi, costituiti da: carcasse di autovetture e barche, pneumatici, pezzi di lastre presumibilmente in cemento/amianto, mattoni, guaine, ferro, imballaggi in genere, contenitori in metallo e plastica, sfalci di potatura ed altri rifiuti eterogenei. E’ stata anche scoperta una vasca scavata all’interno del sito con fondo ricoperto da vegetazione con colorazione tendente al giallo, dove c’erano fusti di colore celeste di soli utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi. Gli investigatori sospettano che molti dei rifiuti sono stati interrati, mentre sopra avveniva la normale coltivazione di ortaggi.