Disastro ambientale e associazione a delinquere sono le ipotesi di reato che stamane hanno portato in carcere i vertici della Fluorsid, societa’ del presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini al momento estraneo alle indagini. Sette le persone arrestate e un indagato. Gli uomini del nucleo provinciale del corpo forestale della Regione Sardegna, che hanno condotto le indagini coordinati dal pm Marco Cocco, hanno posto sotto sequestro un’area di stoccaggio di cinque ettari all’interno dello stabilimento della societa’, nell’area industriale di Macchiareddu, alle porte del capoluogo sardo, e altri dieci ettari nel territorio di Assemini, sempre vicino a Cagliari. In cella il direttore dello stabilimento Michele Lavagna, il direttore della sicurezza Sandro Cossu, l’ingegnere Alessio Farci.
Ai domiciliari, invece, Armando Bollani, titolare della ditta Ineco che effettuava lo stoccaggio dei rifiuti per conto della Fluorsid, mentre sono finiti in carcere due suoi dipendenti, Simone Nonnis e Marcello Pitzalis. Ai domiciliari anche un altro dipendente della societa’ di Giulini, Giancarlo Lecis, mentre e’ solo indagato il direttore commerciale Fabrizio Caschili. In base a quanto accertato dagli investigatori del corpo forestale, nello stabilimento e nei terreni di Assemini si trattavano rifiuti speciali tossici senza le dovute precauzioni causando l’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere con valori superiori anche di 3.000 volte ai limiti di legge. Ad Assemini in particolare – sempre secondo quanto scoperto dal corpo forestale – venivano effettuati interramenti di rifiuti tossici senza le dovute precauzioni.