Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Barbara Lalle, la recensione di ‘Re Lear’ in scena al Teatro Argentina di Roma:
22 Novembre. Dalle 19:00 alle 22:00. Tre ore che passano velocemente: il ‘Re Lear’ diretto da Giorgio Barbiero Corsetti, in scena al teatro Argentina di Roma fino al 10 Dicembre, è spettacolarmente attuale.
Tragica descrizione della frammentazione familiare dove padri abbagliati da figli malvagi rinnegano i riconoscenti, figli ingannano padri, infamano fratelli e avvelenano sorelle. Sono tutti in procinto di cadere nella rovina, anche chi riuscirà a sopravvivere; nessuno di essi riuscirà a fare un passo indietro, evitando i disastri nonostante gli onesti consigli di Kent, la pazza verità del Matto e l’onesto amore filiale di Cordelia.
Il regista rimodella l’opera di Shakespeare rendendola una storia dei nostri giorni.
La superbia, l’inganno, la falsità, e la malvagità nella loro universalità, vengono declinati nell’atmosfera odierna. Costumi e linguaggi sono moderni senza mai forzature.
Una festa, anzi un festino, è l’inizio della fine, per scelta stilistica emergere la decadenza lampante: il galà della cafoneria è in scena.
Francesco Esposito firma la scena e i costumi dai tessuti vellutati, dai colori sgargianti. La scenografia è leggera e intercambiabile; divani che salgono e scendono rossi come il sangue che si spargerà, si alternano a carrelli e scale essenziali, rendendo fruibilmente dinamico il tutto.
Corsetti si avvale di teli con tagli e fotomontaggi, di arti visive e di nuove tecnologie: il pubblico può apprezzare la mimica degli attori nel dettaglio attraverso un maxi schermo sul quale vengono proiettate le azioni sceniche in diretta, oltre a vederli nella loro interezza. Successivamente lo schermo viene adoperato per indicare luoghi ed eventi, così da rendere sempre comprensibile la complessa trama shakespeariana Luca Nostro con chitarra elettrica e distorsori crea dal vivo paesaggi sonori di disperazione e di tempesta.
Il cast ha nomi importanti e affermati. Le figure maschili principali sono affidate a due attori prestigiosi, Ennio Fantastichini è Re Lear, Michele Di Mauro è Gloucester Convincenti nei personaggi dei figli di Gloucester sono Gabriele Portoghese, il legittimo Edgar, e Francesco Villano, il bastardo Edmund.
Andrea Di Casa prende applausi a scena aperta nei ruoli del Matto ed interpreta inoltre il Re di Francia. Kent, Roberto Rustioni da il massimo della performance travestito da Caio.
Francesca Ciocchetti (Goneril), Sara Putignano (Regan), Alice Giroldini (Cordelia) appaiono nei loro ruoli più distaccate. Il pubblico considerevole, apprezza ed applaude calorosamente.
Foto di scena di Achille Le Pera
Barbara Lalle