Tensioni tra il Governo e i sindacati, durante il vertice tema del lavoro. “Il confronto ha avuto una partenza faticosa e ci sono ancora preoccupazioni”, ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in riferimento al tema dell’ampliamento delle risorse per la copertura degli ammortizzatori sociali. Al termine della 56esima sessione della Commissione sullo stato della donna delle Nazioni Unite, la Camusso ha sottolineato la necessità di “ridurre la precarietà”, utilizzando però “modalità diverse rispetto a quelle utilizzate per il tema delle pensioni”.E d ha poi avvertito: “se il Governo intende proseguire sulla via dei licenziamenti facili, c’è il rischio di andare incontro a tensioni di lungo periodo che danneggerebbero il Paese”.
L’auspicio del segretario della Cgil è che anche nel prossimo incontro previsto per lunedì, ci sia la volontà di proseguire con il dibattito, “nel tentativo di trovare un terreno comune sul tema del lavoro”, che permetta di arrivare ad “un accordo necessario, che però non vediamo ancora”, ha ribadito la Camusso, tornando a fare riferimento alle divergenze tra sindacati e Governo sugli ammortizzatori.
Motivo di discordia tra Governo e parti sociali, è la quantità di risorse che il Governo intende destinare al sistema di tutele. “Il Governo sa bene, perché lo abbiamo detto in tutte le salse, che se la via che si intende seguire è quella dei licenziamenti facili, questo non è per noi né possibile né ragionevole, perché le tensioni che ne scaturirebbero, danneggerebbero il Paese”. “In questo momento”- sottolinea ancora la Camussi- la priorità è l’esigenza di sapere quale sistema di ammortizzatori il Governo ha in mente, quante risorse intende destinarvi e come intende attuarlo”.
In riferimento poi agli incontri al Palazzo di Vetro di New York, il segretario della Cgil Camusso ha ribadito “il grande interesse del dibattito”, ma anche “la sensazione che ci sia un’affermazione di principi, che non sempre si traduce in effettive modifiche della condizione delle donne”. In questo senso si nota infatti, secondo il segretario, “una condizione trasversale, soprattutto sul piano del lavoro da uno stato all’altro”.