Il presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia
Il presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia

Riforma del lavoro: nessun intesa tra Confindustria e sindacati

E’ terminato con un nulla di fatto l’ incontro tra Confindustria e sindacati alla vigilia del meeting di giovedì col governo. Il confronto è durato oltre quattro ore ma imprenditori e sindacati non hanno preparato un documento comune.
“L’incontro è andato bene. È stato un lungo confronto utile che non è ancora terminato”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine dell’incontro con i sindacati sulla riforma del mercato del lavoro spiegando però che non è stata raggiunta “ancora una posizione condivisa su tutto e non sappiamo nemmeno se ci arriveremo”.

“Per il numero uno degli industriali, dunque, il confronto è stato utile ma ora “dobbiamo continuare su tutti i temi a 360 gradi”. E poi ha aggiunto: “Abbiamo parlato di flessibilità in entrata, in uscita e di ammortizzatori sociali. E abbiamo deciso tutti insieme di non fare un documento perché non vogliamo fare la guerra dei documenti”.

Anche il leader della Cgil Susanna Camusso ha smentito l’ipotesi di un documento spiegando di aver “cominciato uno scambio di opinioni, non è che abbiamo affrontato l’insieme dei temi e torneremo a ragionare sui vari aspetti che non abbiamo affrontato”.

Il leader della Cisl Raffaele Bonanni intravede invece la possibilità di convergenze. “Stiamo studiando ma bisogna ancora coltivare il terreno. C’è però l’esigenza – ha detto – di andare in una sola direzione, anche da parte di Confindustria, per trovare una sola soluzione”. Comunque, secondo Bonanni, occorre ancora lavorare e “ci sono ancora questioni da limare”. Sul fronte degli ammortizzatori sociali, per il leader della Cisl “bisogna garantire tutele ai lavoratori migliorando il sistema degli ammortizzatori sociali. Ma non siamo assolutamente disposti ad entrare in una logica di avventura e guardare a nuovi sistemi quando non ci sono i soldi”.

In attesa dell’incontro di domani arrivano i dati della Cgil sulla disoccupazione: “Ora l’Italia rischia di entrare davvero nella fase della disoccupazione di massa”, sottolinea una nota. Secondo i dati della Cgil nel 2011 la somma del numero dei disoccupati, degli inattivi e dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore è infatti arrivata a sfiorare i tre milioni di persone: 2.996.936, per la precisione, portando così la percentuale della disoccupazione tendenziale complessiva all’11,4%. E’ uno dei dati elaborati dall’Osservatorio della Cgil nazionale che ha intrecciato tutti i numeri a disposizione su cassa integrazione, disoccupazione e lavoratori inattivi.

Dalle elaborazioni dell’Osservatorio Cgil risulta che su una forza lavoro complessiva di 25.147.000 individui, aumentano gli inattivi (185.519 da gennaio a dicembre 2011), i disoccupati sono 2.243.000, cifra a cui vanno aggiunti tutti i lavoratori in cassa integrazione a zero ore (458.417). Considerando questi dati, il tasso di disoccupazione si attesta sull’8,92%, il tasso di disoccupazione con gli inattivi al 9,59%, il tasso di disoccupazione tendenziale complessiva su tiraggio della cassa integrazione al 10,76% e infine il dato più preoccupante di tutti: il tasso di disoccupazione tendenziale complessiva all’11,40%.

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