Riforma fiscale e pensioni

I partiti della maggioranza stanno lavorando sugli aspetti della riforma fiscale che dovrebbe essere approvata in estate pur decorrendo ufficialmente dal 2024 e tra i vari punti dovrebbe esserci un ulteriore incentivo per l’accesso ai fondi pensione.

La riforma fiscale interverrà anche sull’importo delle pensioni. È certo, infatti, che uno dei primi interventi che verranno attuati dal governo prevede il passaggio da quattro a tre aliquote Irpef: un cambiamento che, a seconda di quelle che saranno le nuove percentuali d’imposta, potrebbe garantire un aumento della pensione netta per un gran numero di pensionati.

Al momento il governo sta ancora valutando quali potrebbero essere le nuove aliquote Irpef con il passaggio da quattro a tre scaglioni di reddito.

Una delle ipotesi, ad esempio, è quella che prevede il primo scaglione comprendere i redditi fino a 28 mila euro (mentre oggi vale per i primi 15 mila euro), per i quali quindi ci sarebbe il passaggio dal 25% al 23% d’imposta.

Un’operazione che potrebbe comportare un leggero guadagno per i redditi compresi tra i 15 e i 28 mila euro, pensioni comprese: secondo le stime degli esperti, infatti, passare da una percentuale del 25% a una del 23% garantirebbe un aumento della pensione netta che va dai 20 ai 260 euro l’anno.

Nel dettaglio, poche differenze ci sarebbero per coloro che hanno un reddito di 16.000 euro, ai quali l’operazione suddetta garantirà un aumento di appena 20 euro l’anno, ma salendo l’incremento si farà più consistente:

100 euro l’anno in più ci sarebbero per i redditi da 20 mila euro;

200 euro l’anno in più per i redditi da 25 mila euro;

260 euro l’anno in più per i redditi da 28 mila euro.

Ma lo schema adottato potrebbe anche essere un altro. Ad esempio, si è pensato di lasciare il primo scaglione così com’è oggi (quindi 23% d’imposta per i primi 15 mila euro) e di estendere la seconda fascia anche ai redditi fino a 35 mila euro, passando però dall’attuale imposta del 25% a una del 27%. Questa avrebbe il vantaggio di riconoscere un aumento maggiore rispetto a quelli suddetti in quanto il risparmio netto sarebbe di circa 110-120 euro in più al mese: tuttavia a poterne beneficiare sarebbe una fascia ristretta di persone, in quanto tale cifra si considererà solamente per i redditi di circa 40 mila euro.

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