Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alla Camera dei Deputati durante le dichiarazioni di voto finali del disegno di legge sulle Riforme Costituzionali, Roma, 12 Aprile 2016. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Riforme alla Camera: ‘Al via la discussione e i voti sugli articoli’

E’ iniziata la seduta dell’aula della Camera che dovrà discutere e votare i 41 articoli della riforma costituzionale. A presiedere i lavori è la presidente Laura Boldrini. Il testo non è piu’ sottoponibile ad emendamenti, quindi la Camera voterà articolo per articolo prima del voto finale sul provvedimento. C’è il ministro Maria Elena Boschi a seguire per il governo la seduta della Camera sulle riforme.  Sinistra Italiana interverrà in dichiarazione di voto ma non parteciperà’ alla votazione finale sulla riforma costituzionale: ‘Il governo e il Partito Democratico hanno voluto riformare la Costituzione da soli e da soli voteranno questo testo’, afferma Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio. E’ una riforma, prosegue il capogruppo di sinistra italiana, che pone un uomo solo al comando addirittura al di sopra della stessa Costituzione, che potrà disporre del Parlamento a sua immagine e somiglianza e che riduce lo spazio del pluralismo. E’ una riforma che segna una svolta negativa per il Paese. Ci vedremo al referendum di ottobre quando la parola passera’ ai cittadini e questo testo sarà bocciato dal voto popolare. Anche la Lega non parteciperà al voto finale sulle riforme: ‘Non saremo complici di Renzi e del suo governo che usa questo testo, per altro incostituzionale, per fare passerella politica’, annuncia il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga anticipando la posizione del gruppo a Montecitorio sulla legge costituzionale in votazione oggi: ‘Il collega Cristian Invernizzi farà la dichiarazione di voto finale ma poi usciremo dall’Aula. E’ vergognoso che Renzi senza alcuna vergogna consideri il Parlamento come una succursale della direzione del Pd. Si fa vedere solo oggi ma quando era il momento di cambiare la legge, non ne abbiamo intravisto nemmeno l’ombra’. Anche il gruppo di Forza Italia alla Camera non dovrebbe partecipare al voto finale sul ddl riforme costituzionali. Subito dopo l’intervento del capogruppo Renato Brunetta i deputati azzurri dovrebbero abbandonare l’Aula. Brunetta parla di ‘schiforme’ e di ‘violenza’. Quali riforme? Qualcuno le ha chiamate ‘schiforme’: ‘Qui siamo di fronte a una violenza, da parte di un leader che non ha vinto le elezioni, nei confronti del Parlamento e della democrazia parlamentare. Questo Parlamento doveva fare la riforma elettorale dopo la sentenza della Corte costituzionale che aveva cassato il Porcellum e invece Renzi, con una congiura di palazzo, si è impadronito dei parlamentari di Bersani, del Pd, e con colpi di mano multipli sta distruggendo la democrazia parlamentare. Ieri è stata una bruttissima giornata, tutte le opposizioni sono uscite e in Aula, erano 155, su un plenum di maggioranza di 360-370. Mai il Parlamento è stato sottoposto a uno svilimento come quello visto ieri e che si vedrà purtroppo anche oggi’.
I deputati del Movimento 5 Stelle rinunciano all’ostruzionismo ma non parteciperanno al voto finale sulle riforme costituzionali. In dichiarazione di voto parlerà soltanto il deputato M5S Danilo Toninelli. Al momento in aula non sono presenti gli altri deputati pentastellati. Entreranno in Aula, viene riferito, quando Toninelli prenderà la parola poi andranno a Milano per partecipare al funerale di Gianroberto Casaleggio. In concomitanza con la seduta della Camera per il voto finale è sceso in piazza davanti a Montecitorio il Comitato per il ‘No a al referendum costituzionale’ che accusa il governo Renzi di voler stravolgere la Costituzione così come era stata concepita dai padri costituenti, con la divisione dei tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario.

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