“La Costituente non è una proposta seria se viene fatta a fine legislatura e con questo parlamento, perché adesso rischiamo solo di fare un gran pasticcio. L’Assemblea deve essere eletta con sistema assolutamente proporzionale, senza premi di maggioranza e senza sbarramenti. Infatti, nel ‘46 partecipò alla Costituente tutta la scala sociale e tutti i partiti con esclusione di quello fascista.Oggiinvece c’è una maggioranza strampalata e un parlamento di nominati, lontani anni luce dai nostri padri costituenti”. Lo ha detto Felice Belisario, capogruppo dell’Italia dei Valori a Palazzo Madama, in un’intervista a Gr Parlamento.
“Le riforme – prosegue – devono essere fatte, perché la macchina va snellita, ma sono nettamente contrario a dare maggiore potere al presidente del consiglio e a squilibrare un sistema costituzionale che in quest’ultimo ventennio ha retto alle cannonate del Presidente Berlusconi e anche al periodo buio delle Brigate Rosse e del terrorismo nero. Questo sistema di pesi e contrappesi che è ben sintetizzato nella nostra Costituzione ha funzionato, eviterei – conclude Belisario – di demolirlo senza sapere bene dove andare a parare”.