Passa al contrattacco il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi dopo aver incassato il via libera ai primi due articoli della riforma costituzionale e in vista delle votazioni della prossima settimana. E in un’intervista alla ‘Stampa’ se la prende con una assurda ossessione per Verdini con i suoi voti che sono gli stessi di un anno fa. Abbiamo fatto un passo avanti veramente importante, i due test dell’articolo uno e due sono prove che abbiamo superato molto bene, ma ce ne aspettano molti altri da votare e oltre 380 mila emendamenti con cui fare i conti, non si può dire che ora la strada sia tutta in discesa, il lavoro è ancora tanto. Maria Elena Boschi, spiega che il provvedimento, di cui ieri è stato approvato l’art. 2, porta il suo nome ma il padre della riforma è Giorgio Napolitano. Si tratta, dice Boschi, di una riforma di enorme importanza per ottenere dall’Europa la flessibilità necessaria per investimenti e taglio delle tasse. Ma anche per superare il bicameralismo paritario. Ci sono 70 voti di distacco in un Senato dove di solito la maggioranza si conta sulle dita di una mano. Per mesi ci hanno detto che non avevamo i voti, poi che erano pochi. Sul caso Barani, infine, Boschi afferma: ‘Nessuna giustificazione. Spero che vengano esaminati i video di tutto il dibattito e che siano comminate sanzioni a chi ha insultato. Tutti, nessuno escluso’.
Riprova
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