Riforme, il 13 ottobre voto finale al Senato sul ddl Boschi

Il voto finale sul ddl riforme a Palazzo Madama è fissato al 13 ottobre. Lo ha deciso la riunione dei capigruppo del Senato dopo che Grasso aveva proposto di fissare la votazione entro il 15 ottobre. L’aula poco prima aveva bocciato la richiesta delle opposizioni di non passare all’esame del ddl e tornare invece in commissione. Sel ha ritirato 62mila emendamenti, lasciando solo quelli di merito, che sono  circa 1.200. La Lega ha fatto altrettanto per le sue proposte di modifica agli articoli 1 e 2. Esposto del M5s in Procura sui sospetti di compravendita dei senatori. Alfano sull’Italicum: ‘Abbiamo ancora due anni per migliorarlo’.  Sono 80, complessivamente, le ore a disposizione dell’Aula del Senato per le votazioni del ddl riforme. L’Aula del Senato ha respinto le richieste, avanzate dalle opposizioni, di cambiare il calendario rispetto a quanto stabilito dalla capigruppo. Tra le richieste figurava anche quella di Sel di calendarizzare il ddl unioni civili lunedì in Aula. E’ stata polemica sugli 82 milioni di emendamenti presentati dalla Lega. Consiglio al presidente Grasso di leggere il regolamento, dove non c’è un tetto al numero di emendamenti, pertanto tutto quello che è consentito si può fare, dice il senatore della Lega Roberto Calderoli in merito alle dichiarazioni di ieri del presidente del Senato. Fino all’ultimo non lasceremo nulla di intentato per un accordo ampio ma sia chiaro che non possiamo accettare veti da parte di nessuno, perché sappiamo che questa è la volta decisiva, aveva detto al Senato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. La proposta di riforma non è frutto né di tentativo estemporaneo né di approssimazione, ha detto il ministro. Abbiamo sempre riconosciuto il valore sacro del Parlamento, ed è un valore di sicuro più alto del generare automaticamente degli emendamenti, crediamo nel Parlamento e non in un algoritmo che produce emendamenti ostruzionistici, replica la Boschi a Calderoli. Secondo la senatrice Finocchiaro milioni di emendamenti sono ostacolo a discussione seria:  ‘Io penso che gli 85 milioni di emendamenti presentati dal senatore Calderoli siano il vero ostacolo alla possibilità di discutere e valutare le questioni e le ragioni che la Lega pone come importanti. Io credo che gli emendamenti veri della Lega siano pochi. Forse una decina. Discutiamo di quelli, Calderoli ritiri gli emendamenti e non ostacoli la riforma.

 

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