Il conduttore di "Porta a porta", Bruno Vespa, durante il lancio della puntata dove andrà in onda l'intervista a Salvo Riina, figlio del boss della mafia siciliana Totò Riina, Roma, 06 aprile 2016. ANSA/CLAUDIO PERI

Riina jr da Vespa. Oggi i vertici Rai all’Antimafia

La Commissione parlamentare Antimafia ha convocato per oggi alle 16 i vertici Rai, ovvero la presidente della Rai Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, per una audizione urgente sulla vicenda dell’intervista al figlio di Riina nella trasmissione ‘Porta a Porta’ su Raiuno. La Rai ha precisato che per offrire un ulteriore punto di vista contrapposto a quello offerto dal figlio di Riina a ‘Porta a Porta’ ospiterà stasera  una puntata dedicata alla lotta contro la criminalità e a chi alle battaglie contro le mafie ha dedicato la propria esistenza anche a costo della vita. Tra gli altri saranno ospiti il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone. ‘Tra poco trasmetteremo l’intervista a Salvo Riina, il figlio di Totò Riina, il capo dei capi della mafia’,   ha affermato Bruno Vespa lanciando all’inizio del programma l’intervista del figlio di Totò Riina e sottolineando: ‘Un ritratto sconcertante, certo, ma per combattere la mafia, che tuttora è potente e gode di protezione diffuse, bisogna conoscerla. E per conoscerla meglio c’è bisogno a nostro avviso anche di interviste come questa. Ciascun spettatore si farà liberamente si farà liberamente una propria opinione, grazie anche al dibattito che ne seguirà con la partecipazione tra l’altro del figlio di una delle vittime della strage di Capaci e uno dei fondatori di un’associazione antipizzo. Abbiamo intervistato il figlio di Totò Riina perché per la prima volta avremo occasione di conoscere la mafia dall’interno della sua famiglia. Ventiquattro anni di latitanza trascorsi senza quasi nascondersi, una complicità diffusa, la solidarietà della totale della famiglia’. Vespa illustra poi il dibattito che seguirà all’intervista registrata e che vede, tra gli ospiti, Antonio Emanuele Schifani, figlio di Vito Schifani, uno degli agenti della scorta di Falcone rimasto ucciso nella strage di Capaci. Ha precisato la Rai che si tratta in particolare di un’intervista nella quale Bruno Vespa incalza il figlio di Totò Riina, già condannato per mafia, senza fare sconti al suo rapporto di rispetto verso il padre nonostante gli atroci delitti commessi. Riina ricorda i sedici anni accanto al padre latitante, l’immagine del padre dinanzi al televisore che trasmetteva le stragi di Capaci e via D’Amelio, i silenzi in una famiglia che sapeva e non parlava. Salvo Riina si rifiuta di rispondere alle domande di Vespa su Falcone e Borsellino, con nessuna presa di distanza dai molti delitti del padre, nonostante i ripetuti inviti del giornalista. Per Salvo Riina solo in Italia esiste un ‘no’ carcere ai pentiti: ‘Solo in Italia succede ciò. In tanti altri Paesi democratici non succede che un pentito che dice di aver commesso centinaia di omicidi non fa neanche un giorno di carcere. Poi accusano le persone, le mandano in carcere poi tornano a fare quello che facevano prima. Si poteva scegliere di far scontare un minimo delle cose che avevano fatto’. Michele Anzaldi, deputato del Pd e segretario della commissione di Vigilanza Rai è andato all’attacco: ‘Io sono di Palermo. A me una cosa come questa fa male all’anima. Non stiamo parlando di un criminale qualunque perchè Totò Riina è colui che ha fatto sciogliere nell’acido un bambino che amava i cavalli come Giuseppe Di Matteo. È l’uomo che a chi, tra i suoi, gli chiedeva di esser cauto, perché le stragi potevano coinvolgere dei bambini, rispondeva che i bambini muoiono anche in Kosovo. La guerra è guerra. Riina è l’uomo che a Sant’Erasmo si è inventato la camera della morte, dove le persone venivano portate e sciolte nell’acido. In studio qualcuno ricorderà tutto questo?’. Anzaldi, poi, si rivolge ancora a Campo Dall’Orto e alla Maggioni a cui chiede: ‘Questa cosa si può mandare o no? Dopo il passaggio da Vespa il figlio di Riina guadagna con le vendite del libro? Mentre magari i figli delle vittime di mafia sono abbandonati dallo Stato. Chi deve andare in onda nel servizio pubblico, suo figlio o i magistrati che lo hanno combattuto? Vogliamo fare come la sera con il padre di Manuel Foffo, quando in trasmissione parlavano solo i difensori dei carnefici e le vittime perdevano ogni diritto?’. Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, ha proposto di adottare un atto di indirizzo sugli ospiti in trasmissioni come ‘Porta a Porta’. E’ quanto emerso nella riunione a San Macuto in cui si è discusso anche dell’intervista di Bruno Vespa al figlio di Totò Riina. Il tema verrà posto all’ordine del giorno in tempi rapidi. Il presidente del Senato Pietro Grasso a proposito delle polemica sulla partecipazione del figlio di Toto’ Riina alla trasmissione di Bruno Vespa, ha scritto: ‘Non mi interessa se le mani di Riina accarezzavano i figli, sono le stesse macchiate di sangue innocente. Non guarderò Porta a Porta’. Per la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi ‘Porta a Porta’ si presta ad essere il salotto del negazionismo della mafia.

Cocis

Circa Cocis

Riprova

Progetto Italia News, nella persona della sua direzione, e della redazione tutta, augura ai suoi lettori di trascorrere un Buon Natale

Progetto Italia News, nella persona del suo direttore responsabile, dr. Andrea Viscardi, con la redazione …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com