Rilanciare la fiducia degli italiani

Uno dei fattori che maggiormente incide, in modo negativo, sull’efficacia della manovra economica è l’incertezza permanente determinata da una possibile nuova ondata del virus in autunno che potrebbe generare nuove chiusure. Quindi più alta è la probabilità di un ritorno autunnale del virus, accompagnato da provvedimenti restrittivi, più alto è il rischio che le risorse che il governo sta immettendo a sostegno dell’economia finiscano in risparmio e non in consumi e investimenti. Ma prevedere una seconda ondata del virus è difficile anche se non può essere esclusa. Pur tuttavia è possibile, anzi è doveroso, affrontare una seconda crisi in modo diverso da quello precedente, cercando di evitare ulteriori provvedimenti che potrebbero definitivamente penalizzare il tessuto economico ed industriale del nostro Paese. Ciò significa che bisogna rendere efficiente al massimo livello le strutture sanitarie e trattare il virus con farmaci adeguati senza pesare eccessivamente sulle strutture ospedaliere. Ma per fare ciò occorrono subito investimenti mirati; la politica del rinvio del nostro Premier tra qualche mese, di questo passo, non avrà più futuro E’ necessario anche aiutare le aziende ad equipaggiarsi per consentire, dopo l’estate, la riapertura in totale sicurezza. Occorre portare alla normalità il sistema dei trasporti  pubblici che vanno potenziati  in modo da essere usati senza la paura del contagio. Per non parlare del tema della riapertura delle scuole e delle linee guida per riportare gli studenti in classe. Si stima che circa un milione di studenti rischia di non poter rientrare, stante le norme sul distanziamento. A tal proposito non passa inosservata la confusione e l’inadeguatezza al ruolo preposta, della Ministra Azzolina che ha provocato la rivolta dei presidi e dei sindacati della scuola. Non può esservi una ripresa economica durevole se non si rilancia la fiducia dei cittadini, che anche in caso di un nuovo ritorno del virus, sarà adeguatamente gestita la situazione senza far ricorso a misure estreme e di drastiche chiusure. Le misure da adottare in modo urgente nei prossimi mesi richiedono notevoli investimenti che vengono messi a disposizione dalle istituzioni europee, in particolare attraverso il MES( meccanismo europeo di stabilità), che concede prestiti finalizzati al settore sanitario, direttamente e indirettamente, con scadenza decennale e tassi vicini allo zero. E a nostro avviso è l’unico strumento finanziario che ci permetterà di far fronte a questa emergenza. E sono fuori luogo e pretestuose le prese di posizione dei 5 Stelle, della Lega e Fratelli d’Italia, che pur di tenere alto il loro antieuropeismo strisciante, non guardano all’interesse immediato del Paese. In sintesi senza un intervento incisivo nel settore sanitario nell’immediato, si renderà vana ogni manovra fiscale. E’ inutile fare proclami e discutere di riduzione di tasse, per le famiglie e per le imprese, se non si rilancia la fiducia dei cittadini, per permettergli di consumare ed investire. Fino a che durerà l’incertezza e la paura di nuove chiusure, qualsiasi piano di rilancio è destinato a fallire.

Andrea Viscardi

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