Un operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio. ANSA/ GIORGIO BENVENUTI

Rimbalzo terzo trimestre, Pil schizza a +16,1%

La variazione acquisita del Pil italiano per il 2020 è pari a -8,2%. Lo calcola l’Istat in base al maxi-rimbalzo dell’economia registrato nel terzo trimestre. Il dato acquisito è quello che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale pari a zero nel quarto trimestre.

Il Pil italiano nel terzo trimestre del 2020 ha registrato un deciso rimbalzo del 16,1% rispetto al trimestre precedente chiusosi a -13%. Il dato, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è stato reso noto dall’Istat in base alle stime provvisorie. Su base annua, rispetto al periodo giugno-settembre 2019, l’economia ha invece registrato una contrazione del 4,7%. Il rimbalzo registrato dall’economia italiana nel terzo trimestre dell’anno, pari a +16,1% secondo i dati provvisori dell’Istat, è superiore alle stime degli analisti e dello stesso governo. L’esecutivo si aspettava una crescita poco superiore al 13%, tale da recuperare il crollo del secondo trimestre, mentre il consensus si aggirava tra l’11 e il 12%. Bankitalia aveva recentemente indicato una possibile crescita del 12%, stessa cifra stimata anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio. Il terzo trimestre del 2020, specifica l’Istat, ha avuto quattro giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2019. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia di quella estera netta.

Nel mese di settembre il tasso di disoccupazione scende al 9,6% (-0,1 punti) e tra i giovani al 29,7% (-1,7 punti). Lo rende noto l’Istat nelle stime provvisorie sul mercato del lavoro. A settembre, il numero di occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente, con un aumento di 6.000 unità e il recupero di un decimo di punto del tasso di occupazione, salito al 58,2%. Il livello dell’occupazione è tuttavia ancora inferiore di quasi 330 mila unità a quello di febbraio 2020 e rimane più elevato sia il numero di disoccupati, di circa 40 mila unità, sia quello degli inattivi, di oltre 220 mila unità. Lo rende noto l’Istat nei dati provvisori sull’occupazione dello scorso mese. Il livello di occupazione in Italia nel terzo trimestre 2020 è superiore dello 0,5% a quello del trimestre precedente, registrando un aumento di 113mila unità. Lo rende noto l’Istat. Nel trimestre crescono anche le persone in cerca di occupazione (+18,1% pari a +379mila) e calano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,7% pari a -521mila unità).

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