Rimini. Summit di economisti sulla situazione socio-econimica eruropea

Bill Black, Stephanie Kelton, Marshall Auerback, Nino Galloni, Randall Wray, sono alcuni degli economisti che svelano I segreti della cospirazione dei Padroni del Denaro contro i Popoli europei e non solo. Mi limiterò a proporre l’intervento del dott. Nino Galloni, ex direttore generale del Ministero del Bilancio, oggi  Ministero dell’Economia, valente studioso della politica monetaria internazionale. “Iniziai la mia attività come funzionario al ministero del Bilancio e della Programmazione economica, e notai l’occupazione dei posti chiave da funzionari del Fondo Monetario Internazionale. Sostituirono molti funzionari, ovviamente non in linea con le aspettative dei Padroni del Denaro, con stipendi più alti dei nostri, senza avere conoscenze più approfondite di noi, che studiavamo da tempo l’argomento. Già dal 1980 approfondivamo le teorie keynesiane, fino alla loro messa al bando perché considerate non allineate agli interessi multinazionali. Ciò nonostante io continuai ad elaborare lo scenario di quanto sarebbe accaduto dopo la divisione del  Ministero del Tesoro dalla Banca d’Italia. L’Italia ha rinunciato alla facoltà di battere moneta, o meglio banconote, a vantaggio di cinque o sei banche a carattere nazionale, di lì a poco volutamente privatizzate da Romano Prodi, in qualità di Presidente dell’IRI”. (IRI che possedeva la maggioranza azionaria di tali banche, ai termini di legge, in quanto la Banca d’Italia è un Ente di Stato e come tale deve essere posseduto al 5!% dallo Stato italiano o Suoi Istituti, quindi privatizzando le banche detentrici delle azioni della Banca d’Italia si commise un crimine. Ndr)

“Il trucco stava nel giochino delle tre carte: se lo Stato italiano chiedeva 5.000 miliardi di lire, venivano comperati 4.500 miliardi al tasso bancario del giorno e gli altri 500 miliardi invenduti facevano schizzare i tassi a livelli insostenibili. Dissi, continua Galloni, che con quel sistema il debito pubblico italiano sarebbe raddoppiato in pochi anni, che la disoccupazione in Italia sarebbe arrivata al 50% , e che ovviamente le imprese non avrebbero più assunto. Presi del matto eversivo e quindi mi licenziai.

Dopo una parentesi lavorativa, tra cui negli  USA, di un paio d’anni, il sen. Giulio Andreotti mi spronò di cambiare l’economia italiana e mi affidò a Cirino Pomicino. Divenni il capo della Struttura tecnica del Ministero del Bilancio. Il mio intento era di evitare la catastrofe dell’ingresso nell’area Euro all’Italia prima che questa fosse in grado di sostenerne l’impatto socio economico. Questo per non perdere posti di lavoro ma anzi per crearne di nuovi. Avvenne  un pandemonio. La Fondazione Agnelli, la Confindustria, e non solo, si scagliarono contro le mie proposte.

Perfino l’ex Cancelliere tedesco Helmut Kohl telefonò all’allora Ministro del tesoro Guido Carli, poi divenuto leader di Confindustria, ed il mio progetto venne insabbiato. Una parte della Dc mi incaricò di sondare se con il PCI  fosse possibile un accordo per una linea di politica monetaria a favore dei cittadini e non dei soliti noti. Mi fecero indire conferenze, seminari a cui parteciparono Carlo Azeglio Ciampi, Mario Draghi Giulio Tremonti, che poi assursero alle più alte vette dello Stato italiano. Risultato? Carlo Azeglio Ciampi chiamò Berlinguer e paventò un licenziamento per i figli della nomenklatura comunista che lavoravano negli uffici studi e negli uffici delle banche”.

Ovviamente quanto sopra esposto è frutto dell’esperienza del dott. Nino Galloni e solo lui può affermare ciò che gli accadde. Ma non è difficile da credere. I Padroni del Denaro non si sono mai fermati innanzi ad alcun ostacolo. Chissà, se il dott. Nino Galloni si fosse allineato ai potenti della terra forse sarebbe diventato Ministro delle Finanze, o forse Governatore della BCE o , perché nò, Presidente delle Repubblica.

Mala tempora currunt? O sarebbe il caso che dopo oltre trecento anni di questa ruberia, legata al signoraggio bancario, al traffico di droga, di armi e quant’altro di simile, ci si unisca per dire Basta? E’ confortante che innumerevoli di Persone nel Mondo prendano sempre più coscienza del vero Peccato Originale: nella Creazione del Denaro chi è il proprietario? E’ confortante che sempre più voci osino sfidare apertamente i Padroni del denaro e portare i loro studi, le loro esperienze al pubblico ludibrio. E’ l’unico mezzo per svegliare il Popolo dal suo lunghissimo letargo voluto dai Potenti della terra: pane et circensis. Nulla è cambiato: forse. Ricordiamo che il popolo è come un fiume che scorre lento nel suo alveo, fino a che FORZA:UNITI SI VINCE!

Argo Fedrigo,

Presidente del Comitato di Liberazione Monetaria

www.colimo.net

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