Torna la comicità del Gruppo Teatro IV Piano, da 34 anni sulla scena, stavolta in tournée a Casapulla con ‘Tesoro, non è come credi’. Successo di pubblico, applausi scroscianti per questo spettacolo esilarante che indaga la crisi coniugale e propone con verve i temi dell’infedeltà e della gelosia
Casapulla. An plein di presenze al Teatro Comunale per il Gruppo Teatro IV Piano, in tournée con ‘Tesoro non è come credi’, esilarante commedia scritta da Paolo Caiazzo, per la regia di Enzo Di MartinoPubblico entusiasta e scroscianti applausi che hanno trattenuto sul palco gli attori non professionisti, ma sicuramente esperti e competenti, che da anni riempiono le sale teatrali campane ed in particolare il Supercinema di Castellammare di Stabia dove abitualmente si esibiscono e vantano un folto pubblico di aficionados.
Il gradimento della platea ormai puntuale negli spettacoli interpretati da questa valida compagnia di appassionati della recitazione.
La gustosa commedia scacciapensieri di Paolo Caiazzo, un classico del divertimento con immancabile colpo di scena per un finale imprevedibile, è stata resa in maniera così trascinante e coinvolgente da meritare infatti gli apprezzamenti positivi di tutti i presenti, compresi i rappresentanti dei Media specializzati in sala.
Di stampo squisitamente esilarante il lavoro che si sviluppa con fluidità e intriganti colpi di scena, ben resa sul palcoscenico dall’affiatato gruppo amatoriale di Castellammare di Stabia.
Un pubblico genuino e partecipativo ha riservato meritati tributi al bravo Mimmo Montagnaro, nel ruolo di Michele, fotografo fallito combinaguai, alla ricerca di un improbabile colpo di fortuna; la splendida Giovanna Piedipalumbo, accolta dalla platea con un irrefrenabile apprezzamento, nelle perfette vesti della bellissima Helena, avvenente star della tv, accanita seguace del Reality; Colomba Trombetta, ovvero Carmen Pampillonia, efficace suocera velenosa e dalla lingua biforcuta; Antonella Cannavale, intraprendente e frizzante studentessa francese in cerca di alloggio, conquistata in maniera compulsiva dal fascino di Michele, a causa del potere di un magico talismano, opera di Kabir “mago indiano di Afragola”, interpretato da Maurizio Circiello Lauro; l’efficace Giovanni Filosa, nei panni di Felipe, personaggio dalla doppia quanto pericolosa personalità; Cinzia Miccio, perfettamente calata nel ruolo della moglie alienata e inacidita del povero Michele. Per ultimo, ma non ultimo, Enzo De Martino, sulla scena Fabrizio, estroso foto-regista di successo che irrompe all’improvviso nella vita dell’amico di gioventù Michele, che non vedeva ormai da tempo, sconvolgendola del tutto.
Applausi per tutti gli attori e così pure per Francesca Paola Esposito, assistente di scena; Gerry Miccio, tecnico del suono; per il contributo alle scene al Teatro con l’Associazione Orizzonti e il gruppo teatrale Il Sipario che hanno presentato lo spettacolo, nelle persone di Gianfranco Tecchia, Maria Gravina e Maddalena Natale; ancora, per la compagnia Gruppo Teatro IV Piano alla quale va anche il merito della scelta dei costumi, selezionati con cura.
Fotografo di moda ora in un periodo di scarsa fortuna e per nulla scaltro, Michele, dopo un passato glorioso, si ritrova in una drammatica crisi artistica ed economica, e per di più sentimentale che lo angoscia oltremodo. A 10 anni dal fatidico “sì”, appare ormai estinto “il fuego de la passion” e la robusta e arcigna consorte è sempre più simile a mammà, soprattutto nei modi intransigenti e aspri, degni di un dittatore.
E quando un ex collega, approdato al successo, si presenta all’improvviso a casa sua e gli propone di collaborare nella realizzazione di un redditizio servizio fotografico, in lui si riaccende la speranza di una sorte migliore.
Il lavoro vedrà come protagonista la bellissima e affascinante Helena – interpretata con vigore e in maniera convincente da Giovanna Piedipalumbo, perfetta per questo ruolo – famosa modella di moda. La “Miss” si presenta con un fisico avvenente, praticamente irresistibile, quindi l’opposto della consorte goffa, appesantita e soprattutto acida.
La bella Helena irrompe – e rompe – nella vita coniugale del povero Michele assillato da moglie e suocera – entrambe realisticamente insopportabili grazie alle energiche interpretazioni di Miccio e Trombetta – scatenando violenti attacchi di gelosia e le isteriche ripicche della frustrata moglie.
Il susseguirsi degli equivoci, unito alla bravura degli attori, riesce a coinvolgere il pubblico e a trascinarlo nella storia della quale diventa partecipe e non passivo spettatore.
La coppia in crisi, finirà col ritrovarsi in una situazione seria, addirittura pericolosa, diventando tra capo e coda protagonista/vittima di una vicenda ai limiti del noirAvanti agli occhi degli spettatori inchiodati alle poltrone, sta per consumarsi la tragedia. Fiato sospeso e grande attenzione quando, all’improvviso il clima di squisita ed autentica comicità cede il posto alla tensione. Una gustosa fusione di commedia dell’arte, thriller con una buona dose di commedia all’italianaEquivoci di spiccata comicità, causati dalla difficoltà di comprensione della lingua dei due inattesi giornalisti stranieri che si inseriscono nella storia complicandola, si aggiungono ai malintesi alimentati dalla malignità della moglie e della suocera del povero Michele che, al pari di due arpie, non perdono occasione per esasperare la loro vittima predestinata così come chiunque entri nella loro abitazioneConiugi e compagni cadranno nelle mani di un omicida e dovranno solidarizzare, nonostante l’astio che si stempera, per affrontare il dramma inaspettato.
Finale “a sorpresa” con soddisfazione dello spettatore, dopo due ore e dieci minuti di spettacolo godevole ma non banale.
Verve e impegno, costate applicazione e frequenti prove assicurano a IV Piano l’abituale successo che ne contraddistingue le rappresentazioni ad ogni ritorno in scena, salutato da immancabili applausiRisate garantite per tutti, quasi senza sosta, tranne la parentesi noir.
Teresa Lucianelli